- Mikaela: Certo che ti mancavo da morire Sam! - Sam: Non è mia la colpa, okay? Senti, sono una vittima! - Mikaela: Una vittima? Di cosa, di cosa? Di una ragazzina di 40 chili? - Sam: Era come avere appeso al collo un bue muschiato. - Mikaela: e perché le mettevi la lingua in bocca? - Sam: Io? - Mikaela: Tu, si! - Sam: Quel bue muschiato mi leccava con tre metri di lingua rasposa. Beh non fa per me, okay Mikaela? E puzzava di gasolio, di gasolio, di quello tossico! - Mikaela: Sei proprio una femminuccia! - Sam: Facciamo 10 secondi di silenzio, adesso. Non ti parlo per 10 secondi. - Mikaela: Tu invece ci parli con me o sono guai! - Sam: Con te non parlo per 10 secondi quindi te ne restano 3. - Mikaela: d'accordo, puoi non parlarmi quanto vuoi ma non puoi impedire a me di farlo. - Sam: Che volevi dire? - Mikaela: Spero che te la sia spassata perché te con me hai chiuso!
Sam: Oh mio Dio... vuole che saliamo sull'auto. Mikaela: Per andare dove? Sam: Tra 50 anni, quando ci ripenserai, non vuoi poterti dire sono salita su quell'auto? Mikaela: Sam... comunque dovesse andare a finire... risalirei mille volte su quell'auto con te.
Signore, me lo fa un favore? Vede quell'uomo nella macchina verde, lì fuori? Quello è mio padre. Le racconterò di un sogno, e la promessa che un uomo ha fatto a suo figlio. Gurdandomi negli occhi ha detto "Figliolo, ti comprerò un auto. Però prima voglio che mi porti 2000 dollari e 3 a". Ok? I 2000 ce li ho e ho anche 2 a. Ecco la situazione: il suo b-? Poof! Ciao sogno. Ka-put. Signore, si chieda soltanto... che cosa farebbe Gesù? (Sam, cercando di convincere il suo professore a cambiargli voto)