Frasi di Film Biografici


Scritta da: Edoardo Grimoldi
Andreotti: Io non ci credo al caso; io credo alla volontà di Dio.
Scalfari: Dovrebbe invece. Dovrebbe crederci al caso.
Dunque, presidente, è un caso che i familiari di alcune persone assassinate la odiano? La odia il figlio del generale Dalla Chiesa: dice che c'è la sua mano nell'omicidio del padre. La odia la moglie di Aldo Moro che la ritiene uno dei responsabili della morte del marito. È un caso che la odi la moglie del banchiere Roberto Calvi? Dice che lei minacciò prima e ordino dopo l'omicidio di Calvi. Dice che non l'uccise lo Ior, ma due persone: Andreotti e Cosentino, che adesso è morto. E poi mi domando: "È un caso che lei fosse ministro dell'Interno quando Pisciotta è stato assassinato con un caffè avvelenato? ". Si disse che Pisciotta avrebbe potuto rivelare i mandanti dell'omicidio del bandito Giuliano. È un caso che il banchiere Michele Sindona sia stato assassinato allo stesso modo? Anche lui, costretto in carcere, avrebbe potuto fare rivelazioni fastidiose. È un caso che tutti dicano che lei ha ripetutamente protetto Sindona? È un caso che il suo luogotenente Evangelisti abbia incontrato Sindona da latitante, a New York, in un negozio di soldatini? È un caso quello che dice il magistrato Viola? Che se lei non avesse protetto Sindona non sarebbe mai maturato il delitto Ambrosoli? E ancora: è un caso che lei annota tutto scrupolosamente nei suoi diari e dimentica di annotare il delitto Ambrosoli? Ed è un caso che nei triennio '76-'79, quando lei era Presidente del Consiglio, tutti i vertici dei servizi segreti erano nelle mani della P2? È un caso che lei nei ripetuti incontri con Licio Gelli, capo della P2, parlavate - solo ed esclusivamente - dei peronisti sudamericani? Così ha detto lei: "solo chiacchiere amichevoli". Infine, è un caso che lei sia stato tirato in ballo in quasi tutti gli scandali di questo paese? E tralascio tutti i sospetti che aleggiano sui suoi rapporti con la Mafia. Insomma - come ha detto Montanelli - delle due, l'una. O lei è il più grande, scaltro criminale di questo paese, che l'ha sempre fatta franca; oppure è il più grande perseguitato della storia d'Italia. Allora le chiedo: tutte queste coincidenze sono frutto del caso o della volontà di Dio?
Andreotti: È un caso che l'autorevole quotidiano, da lei fondato e diretto, sia stato salvato a suo tempo dal Presidente del Consiglio? Quel Presidente del Consiglio ero io. Il suo giornale stava per finire nelle mani di Silvio Berlusconi, un datore di lavoro a lei poco gradito. Io l'ho impedito, anche grazie alla mediazione del tanto vituperato Ciarrapico, consentendole così la sua autonomia e la sua libertà. Autonomia e libertà che le consentono di venire qui oggi ha pormi domande sfrontate e capziose. È grazie a me se lei oggi può permettersi di essere così arrogante e presuntuoso e sospettoso nei miei confronti.
Scalfari: Guardi che le cose non stanno esattamente così: la situazione era un po' più complessa.
Andreotti: Ecco. Lei è abbastanza perspicace e l'ha capito da solo; la situazione era un po' più complessa. Ma questo non vale solo per la sua storia, vale anche per la mia.
Eugenio Scalfari (Giulio Bosetti), Giulio Andreotti (Toni Servillo)
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    Scritta da: Roberta Rossi
    Lionel: io... ho fatto questo per te
    Diane: perché hai voluto che ti radessi? Uhm
    Lionel: voglio poter andare più a largo?
    Diane: a largo?
    Lionel: si, e voglio che tu sia con me!
    Diane: cosa? No!
    Lionel: Diane!
    Diane: vuoi che ti guardi mentre anneghi?
    Mi hai fatto innamorare di te solo per...
    Lionel: io non la vedo in questo modo... io ti amo!
    Lionel si stende sul letto e lei con il viso appoggiato sulla sua pancia gli dice...
    Diane: non ti ho mai fotografato...
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      Scritta da: Roberta Rossi
      Diane è affacciata alla finestra, ad un tratto sente un rumore e si gira.
      Lionel: girati, non guardarmi ti prego.
      Diane si rigira verso la finestra.
      Lionel: chiudi gli occhi Diane
      Diane: no non voglio
      Lionel: Diane, per favore, chiudi gli occhi, non girarti, tienili chiusi. E adesso spogliati, il bagno è pronto, puoi tenere gli indumenti intimi se vuoi.
      Diane: voglio tornare a casa
      Lionel si avvicina verso di lei, con la mano gli sfiora i capelli, si volta e si siede su una sedia
      Diane si gira, lo guarda senza nessun spavento e gli dice " Ciao" e Lionel " come lo prendi il tè".
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        Scritta da: Edoardo Grimoldi
        Oggi si fa la storia. Questo giorno verrà ricordato. Tra molti anni i giovani chiederanno, meravigliandosi, di questo giorno. Oggi si fa la storia e voi ne fate parte. Seicento anni fa, quando altrove fu addossata loro la colpa della Peste Nera, Casimiro cosiddetto il Grande disse agli ebrei che potevano venire a Cracovia. Essi vennero. Trascinarono i loro averi in città. Si sistemarono. Misero radici. Prosperarono. Negli affari, nella scienza, nell'istruzione, nelle arti. Arrivarono qui senza niente, niente e fiorirono. Per sei secoli c'è stata una Cracovia ebrea. Riflettete su questo. Da stasera quei secoli sono una diceria. Non ci sono mai stati. Oggi si fa la storia.
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