Il problema è che abbiamo paura, basta guardarci. Viviamo con l'incubo che da un momento all'altro tutto quello che abbiamo costruito possa distruggersi. Con il terrore che il tram su cui siamo possa deragliare. Paura dei bianchi, dei neri, della polizia, dei carabinieri. Con l'angoscia di perdere il lavoro ma anche di diventare calvi, grassi, gobbi, vecchi, ricchi. Con la paura di perdere i treni, di non arrivare in orario agli appuntamenti. Paura che scoppi una bomba, di rimanere invalidi, paura di perdere un braccio, un occhio, un dito, un dente, un filo, un foglio. Un foglio su cui avevamo scritto una cosa importantissima. Paura dei terremoti, paura dei virus, paura di sbagliare, paura di dormire. Paura di morire prima di aver fatto tutto quello che dovevamo fare. Paura del vicino di casa, paura delle malattie, paura di non sapere cosa dire. Paura delle donne, paura degli uomini, paura dei germi, dei ladri, dei topi e degli scarafaggi. Paura di puzzare, paura di votare, di volare. Paura della folla, paura di fallire, paura di cadere, di rubare, di cantare. Paura della gente. Paura degli altri.
Penso sia vero, è stato detto in un film, che il marito perfetto, è quello celibe... io oserei aggiungere che l'uomo perfetto per una donna, è l'amante.
Marco è Foscolo... Lui, è un seduttore triste. Passa la metà della sua vita a guardare fuori dalla finestra e l'altra metà a cercare di scrivere quello che ci ha visto, che poi non è mai quello che vedono anche gli altri.
Le persone vogliono che faccia tutto io e non si rendono conto che sono loro ad avere il potere... vuoi vedere un miracolo figliolo? Sii il tuo miracolo.
Marco [a Sofia]: Io e te abbiamo fatto un'errore che non si ripeterà... punto... io amo Eva e con te ho fatto una cazzata... lei è l'amore della mia vita, lo è Marta, lo sono adesso e lo saranno per sempre.