Marty: Doc, ok rilassati, Doc, sono io, Marty. Doc: No, non può essere, io ti ho rimandato nel futuro! Marty: Lo so, mi hai rimandato indietro nel futuro, ma sono tornato... sono tornato dal futuro. Doc: Grande Giove!
Quando tutto sarà finito, e voi sarete soltanto delle misere carcasse, io mi farò una lunga cavalcata con Dahl. Ma soltanto perché me lo chiederà lei. Con dolcezza.
Anni or sono, quando l'uomo era giovane e il drago già vecchio, il più saggio della nostra razza ebbe pietà dell'uomo. Egli radunò tutti i draghi facendo giurare loro di vegliare sull'uomo, sempre. E al momento della sua morte, la notte divenne viva con quelle stelle. Fu così che nacque il paradiso dei draghi. Ma quando moriamo, non tutti i draghi sono ammessi in questo luogo lucente. No, dobbiamo guadagnarlo. E se non lo facciamo il nostro spirito sparisce come se non fossimo mai esistiti. Per questo ho condiviso la mia forza vitale con un ragazzo moribondo. In quel modo avrei riunito l'uomo e il drago assicurandomi il posto tra i miei vecchi fratelli del cielo. Ma il mio sacrificio è diventato il mio peccato.
- Palpatine/Darth Sidious: Aspettavo da tanto tempo questo momento, mio piccolo verdastro amico. Finalmente di Jedi non ce ne sono più. - Yoda: Non se qualcosa da dire in proposito io ho! Al termine il tuo dominio è! E non breve abbastanza è stato. Se tanto potente tu sei... perché fuggire? - Palpatine/Darth Sidious: Non sarai tu a fermarmi. Dart Fener diventerà più potente sia di me che di te! - Yoda: La fiducia nel tuo nuovo apprendista mal posta forse è. Come la tua fiducia nel lato oscuro della Forza!