Ne ho abbastanza di tutto. Cerco la pace. Vedrò se la vita può darmi ancora un po' di serenità e di dolcezza.
dal film "Via col vento" di Victor Fleming
Ne ho abbastanza di tutto. Cerco la pace. Vedrò se la vita può darmi ancora un po' di serenità e di dolcezza.
Francamente... me ne infischio.
Qualche volta siamo spinti in una direzione che avremmo dovuto trovare da soli.
Io con una così mi sposo, non esco più di casa e mi faccio anche la riga.
Era veloce e forte, ma con lui il Signore non è stato poi un gran signore, non ha voluto dargli la rivincita: gli amici.
Sasha: Dove stai andando?
Nicole: Non lo so
Sasha: Fermati, Nicole
Nicole: Non funzionerà
Sasha: Chi lo dice?
Nicole: La mia voce interna
Sasha: Mandala a fare in culo
Nicole: Dove sei?
Sasha: Sono qui
Nicole: Non ti vedo
Sasha: Perché non stai guardando nella direzione giusta
Ho appena distrutto la mia vita e non ho avuto bisogno del tuo aiuto per farlo.
Tu non vai a trovare la gente, Damon. Tu appari all'improvviso e mi hai ricordato che questa non è casa mia, che tu mi stai concedendo di vivere qui.
Ai tabacchi c'è Georgette, la malata immaginaria. Quando non ha l'emicrania, ha il nervo sciatico infiammato. Non le piace la frase: "Sia benedetto il frutto del ventre tuo". Ecco Gina, collega di Amélie. Sua nonna era guaritrice. Le piace scrocchiarsi le ossa. Serve un Kirsch [?] al lampone a Hipolito, lo scrittore fallito. A lui piace soprattutto vedere in tv un torero che si fa incornare. Il tizio che li osserva truce è Joseph, un amante geloso respinto da Gina.
Passa le giornate a spiarla per vedere se c'è un altro. La sola cosa che gli piace è schiacciare le palline della plastica da imballo. In ultimo c'è Philomène, l'hostess. Amélie le tiene il gatto Rodrigue quando lei parte. A Philomène piace: il rumore della ciotola sul pavimento. A Rodrigue invece piace: essere presente quando si raccontano le favole ai bambini.
Le bugie sono temporanee sospensioni della realtà.