- Stefan: Dimmi solo che ci fai qui. - Katherine: Forse mi sei mancato. È un motivo accettabile? - Stefan: A che gioco stai giocando? - Katherine: Perché, vuoi giocare con me? - Stefan: Non lo so. Come posso giocare se non conosco le regole? - Katherine: Nessuna regola, Stefan. Non ti ricordi? Nessuna regola.
- Damon: So che questa è l'ultima cosa che vorresti fare ora, ma dovremmo parlare di quello che è successo stanotte. - Elena: Sì, uno dei vampiri della cripta è entrato in casa e ha quasi ucciso John. - Damon: Cosa? Cosa... Quando? Di cosa parli? Dopo che me ne sono andato? - Elena: Eri là? - Damon: Su, Elena, sai che ero là. - Elena: Quando sei stato a casa? - Damon: Fai sul serio? Prima... sotto il portico... Stavamo parlando: molto catartico, sentimenti svelati... Dai, ci siamo baciati, Elena. - Elena: Ok, non ho tempo per queste cose, Damon. - Damon: Ehi, se vuoi dimenticare che sia successo, bene. Ma io non posso.
L'hai mai osservata la brughiera, Isabella? È tormentata dai venti, dalle tempeste, dai ghiacci dell'inverno... Eppure l'erica resiste, rimane attaccata alla terra, sempre e comunque. Non la tradisce mai, non l'abbandona per rifiorire in posti più tranquilli, le sue radici non muoiono, sanno che il loro destino è legato alla brughiera, anche se è aspra, ostile. Ma l'amano così com'è, senza riserve.
La vita è fatta di scelte, noi siamo la somma delle nostre scelte, ma c'è qualcuno che le compie prima di noi, non puoi scegliere quando nascere, non puoi scegliere dove nascere, non puoi scegliere la tua famiglia, non puoi neanche scegliere chi amare, ma puoi scegliere come amare.