- Elena: Non riesco a crederci. Voglio dire, è di Stefan che stiamo parlando. - Damon: È Stefan sotto l'effetto del sangue umano, Elena. Farà qualsiasi cosa, dirà qualsiasi cosa. Perché non vorrà fermarsi.
- Damon: Vuoi sentire una brutta notizia o una bruttissima notizia? - Stefan: In realtà non voglio sentire nessuna notizia, Damon. - Damon: Ok, fammi riformulare: vuoi sapere che il Consiglio ha ripreso la caccia ai vampiri, oppure che ho appena ucciso lo zio John Gilbert?
- Stefan: Ti andrebbe di ballare con me? - Elena: Tu odi ballare. Di solito devo pregarti. - Stefan: No, no. Devi pregarmi quando sono sobrio. Quando sono ubriaco, non serve che mi preghi.
- Linda: Non ti ho mai chiesto di cambiare... solo, sii discreto... - Cole: Linda? Io non sono mai stato discreto! Cos'è la discrezione se non disonestà avvolta in un po' di buona educazione!? Non credo che tu mi voglia discreto, Linda. Credo che ti mi voglia diverso. - Linda: Sono in parte responsabile di tutto questo perché io ti ho viziato, ti ho assecondato... ma lo ha fatto tutto il dannato mondo. E per che cosa? Solo un po' di musica...
Mi guardi il Dio che a te schiavo mi fece, fino a quel dì, che intero t'alzerà, qui vivrai, e negli occhi degli amanti. Gli occhi, che al muto hanno insegnato il canto. Ma sii orgoglioso di quel che io scrivo: l'ispirazione è tua, da te è nata... ma tutta l'arte mia sei tu, che alta fai, e dotta, la mia rozza ignoranza. Che in inchiostri il mio amore arda e rimanga.