Andrea, mi dispiace di essere fuggita così ma era l'unica cosa che potevo fare, non sarei riuscita a parlare, non sarei neanche riuscita a guardarti negli occhi però ora voglio dirti tutto quello che ho provato. È stato bellissimo stare con te, così vicini, era come galleggiare nell'aria, lontano da tutto e da tutti. Ho sognato che il tempo si potesse fermare, che quel momento non finisse mai. Anzi ho sognato che il tempo potesse tornare indietro, a quando stavamo insieme ed eravamo felici, innamorati. Sono importanti i sogni, tirano fuori la parte più vera di noi, non invecchiano, non deludono... però restano sogni, Andrea, e non bisogna mai confonderli con la vita vera perché non reggono alla prova della realtà. Nella vita vera tu hai scelto di stare accanto ad Arianna, lo sappiamo tutti e due ed è giusto così. Andrea io e te ci saremo sempre l'uno per l'altro, c'è un filo che ci lega, fortissimo ed invisibile come la sostanza dei nostri sogni, ma entrambi abbiamo già scelto un'altra vita e dobbiamo tornare ad amare quelli che abbiamo vicino. Per tutto questo ti dico addio, Andrea, non tormentarti, non rimpiangere, vivi con tutta la forza che hai e sii felice. Viola.
- Maxim: Solo l'amore... solo l'amore tende un ponte tra il tempo e l'eternità... solo l'amore può unire le conchiglie alle stelle... solo l'amore può far sprofondare il cielo nella più profonda tristezza dell'infinito oceano. Amare anche una persona sola è amare il mondo intero. - Miriam: Che cos'è? - Maxim: Una mia poesia! (Sorride) No è di Hans Christian Andersen, da un libro che mi ha regalato mia nonna; lei me lo leggeva sempre. Ricordo esattamente che ogni volta che arrivava al punto dove il Principe scrive la lettera d'amore alla Sirenetta, restavo estasiato come un deficiente. - Miriam: Purtroppo io non sono una vera sirenetta... al posto di una bella coda ho due gambe paralizzate. - Maxim: e allora!? [Si baciano]
- Stefano: Sei stata tu a dare a Marina quella registrazione vero? - Carol: È stata lei a dirtelo? - Stefano: No, non ce n'era bisogno, ti conosco troppo bene, una carognata simile è soltanto degna del tuo stile... - Carol: Il tuo stile non è migliore del mio! Fallisci nei tuoi obiettivi e poi mi usi come capro espiatorio. - Stefano: Tu non vedevi l'ora di mettermi in cattiva luce con lei, no? - Carol: Cerca di essere onesto con te stesso stefano, sei tu che le hai mentito, io glielo ho soltanto fatto capire. - Stefano: Tu adesso pensi di aver vinto... ti sbagli, io riconquisterò la fiducia di Marina ed insieme a lei ci riprenderemo il gruppo Ferri. - Carol: Marina è una donna vendicativa, non vorrà più avere a che fare né con te né con Marco. - Stefano: Forse hai ragione, ma io continuerò a difenderla, continuerò ad occuparmi della sua causa anche a costo di lavorare senza il suo permesso, e quando verrà assolta, perché verrà assolta, tu potrai dire addio alla poltrona di presidente... perché si siederà lei al tuo posto.
- Carol: Credi davvero che il mio problema fosse fermare l'ascesa di Marina nel gruppo Ferri? - Stefano: Certo! Il potere è l'unica cosa che ti interessa. - Carol: Ti sbagli... ti sbagli... lo sai perché le ho dato quella registrazione? Non è per questo motivo, è perché la volevo allontanare da te, perché impazzisco tutte le volte che vi vedo insieme, anche il solo pensiero mi fa morire... - Stefano: E tu speravi di potermi riconquistare eliminando la concorrenza come la chiami tu? Invece non lo capisci che così hai distrutto tutto? - Carol: Non è vero! Io appartengo ancora alla tua vita e tu alla mia, ci siamo fatti del male è vero, ci siamo odiati... ma quello che ci lega è più importante... - Stefano: Io voglio soltanto vederti sconfitta. Per me tu vali meno di niente. - Carol: Che cosa aspetti allora eh? Vai via... vattene da qui... vattene... dimostrami che puoi fare a meno di me... che non ti importa niente di me... che puoi buttarmi via!
[Stefano l'attira a sé, la bacia e poi fanno l'amore]