- Vito Corleone: Baciamo le mani Don Ciccio. Si benedica. - Don Ciccio: Benedetto. Come ti chiami? - Vito Corleone: Mi chiamo Vito Corleone. - Don Ciccio: Vito Corleone? Ahahah, ti piscisti u nome di stu paese. Tuo padre come si chiama? - Vito Corleone: Iddu si chiamava Antonio Andolini. - Don Ciccio: Più forte, non ci sento buono. Avvicinati. - Vito Corleone: Mio padre si chiamava Antonio Andolini... e questo è pe tia!. - Don Ciccio: Arrgh! Figlio di put**na!
So una storiella su Gesù Cristo. Fermami se già la conosci. Gesù Cristo entra in una locanda. Consegna tre chiodi al locandiere e gli dice: puoi sistemarmi per la notte?
L'unico vero interrogativo è: quanti di coloro con cui hai condiviso le scoperte saranno altrettanto altruisti? E quanti di loro si arricchiranno, grazie alla tua generosità?
Gli antichi egizi credevano che si potesse creare un profumo assolutamente aldifuori del comune aggiungendo solo una nota in più una sorta di essenza decisiva, che avrebbe risonato e dominato su tutte le altre. Un'antica leggenda narra che fu rinvenuta un'anfora dentro l'antica tomba di un faraone, dicono che quando venne aperta si sprigionò una fragranza che dopo tutti quegli anni era rimasta intatta, un profumo di una soave bellezza, ma così potente che anche solo per un fugace momento qualunque persona lo annusasse pensava di trovarsi in paradiso... dodici essenza furono identificate, ma la tredicesima, quella fondamentale, non la individuarono mai.