Scritta da: Lulù_
- Eva: Dobbiamo dividerci la ciotola da bravi cani.
- Marco: Eh?
- Eva: No niente scusami.
dal film "I Cesaroni 3" di Francesco Vicario
- Eva: Dobbiamo dividerci la ciotola da bravi cani.
- Marco: Eh?
- Eva: No niente scusami.
- Eva: Che hai fatto?... è stato Alex, vero?
- Marco: Eva la bambina non è nata prematura.
- Eva: Che vuoi dire Marco?
- Marco: È nostra figlia!
- Eva: Cosa!?... Cosa!?
- Eva: Marco!
- Infermiera: Caro Marco, quanto ci sei mancato!
- Eva: Marco!
- Marco: Eva ti amo!... Ti amo!
- Eva: Anche io ti amo... anche io!: d.
- Marco: Niente...
- Walter: Simona?
- Marco: Sì, secondo me sta esagerando... Walter era solo una canzone! Io non capisco perché le donne siano tante attaccate alle parole.
- Walter: Beh insomma, è comprensibile se si tratta di parole d'amore, soprattutto se non sono rivolte a loro.
- Marco: Walter la canzone era per il bambino, lo stesso che tu hai accudito per primo quando Eva è venuta a vivere in magazzino e che noi tutti abbiamo adottato fin dall'inizio!
- Walter: Sì... per il bambino che noi tutti abbiamo adottato!
- Marco: Sì...
- Walter: A Marco, io ti conosco da quando sei nato e lo capisco meglio di te se stai dicendo una cavolata... quindi rispondi sinceramente a.
- Questa Domanda: Perché quando Simona ti ha chiesto dove eri finito tu non hai avuto il coraggio di dirle che sei rimasto tutta la giornata. Con Eva all'ospedale?
- Marco: V-v-vabbè... che c'entra? Perché Simona è gelosa di Eva e anche per colpa tua... ecco perché!
- Walter: Sì certo, io ho detto a Simona che tu e Eva avete avuto una storia, ma pensavo che glielo avessi detto tu e il fatto che tu non le.
[Abbia detto questa cosa non fa altro che dimostrare la mia teoria!]
- Marco: E cioè?
- Walter: Marco tu ci sei ricascato.
- Marco: Ma che...
- Walter: Ce l'ho chiaro io, ce l'ha chiaro anche Simona, solo tu non ce lo hai chiaro e speriamo anche Eva perché se fosse così succederebbe. Un gran casino!
- Marco: Walter la tua è una teoria del cavolo! Va bene? La canzone non era per lei.
- Walter: Sì, la canzone era per il bambino. Senti tu puoi continuartelo a dire tutte le volte che vuoi fino a quando non ti sembrerà vero, ma. Quello che sembra vero in realtà a volte non è vero!
- Simona: Ahia, cos'è quella, la faccia delle grandi occasioni? Dai entriamo!
- Marco: Ehm non ti siedi?
- Simona: No, guarda forse è meglio che sto in piedi perché poi se ti guardo magari fatichi a dirmi la verità.
- Marco: Avevi ragione tu.
- Simona: La ami?
- Marco: Non lo so, sono confuso.
- Simona: No Marco ti prego questa volta mi devi dire la verità, mi serve la verità Marco!
- Marco: Sì... credo di amarla.
- Simona: Sin dall'inizio?
- Marco: All'inizio mi sembravi tu la risposta a tutte le mie domande.
- Simona: E poi? Dove è che ho sbagliato poi?
- Marco: Ma tu non hai sbagliato in niente, sono io che...
- Simona: No Marco sono cavolate! Sono cavolate, tutti sbagliamo no? Il problema è che non si capisce mai perché per voi uomini le uniche persone a non sbagliare mai sono le donne che dovete mollare... No ti prego Marco dimmi dove ho sbagliato, dimmelo!
- Marco: Davvero Simona non lo so dove hai sbagliato... non li so vedere i tuoi errori ok? So vedere solo i miei. Tu sembravi la risposta a. Tutte le mie domande, tranne quella di molto prima di conoscerti che avevo deciso di non farmi più!
- Simona: Quale sarebbe?
- Marco: Se posso essere felice senza Eva.
- Marco: Eva, la bambina non è nata prematura.
- Eva: Che vuoi dire marco?
- Marco: Che è nostra figlia!
- Eva: Cosa? Cos...
[I due si abbracciano e si baciano]
- Infermiera: [Li interrompe portando la bimba e rivolgendosi alla piccola] Ehm... Eccola qui la tua mamma. Sì, la tua mamma.
- Eva: E il suo papà!
- Infermiera: Ah e allora ecco vostra figlia... e che cognome devo metterci?
- Eva E Marco: Cesaroni!
- Marco: Oh Alex, guarda che è nata eh: è una bambina!
- Alex: Sì, lo so che è nata... tua figlia! Io e la bambina abbiamo gruppi sanguigni incompatibili, quindi non posso essere io il padre.
- Marco: Che ha detto?
- Walter: Che è incompatibile.
- Giulio: Marco... sei diventato papà.
- Marco: Sono diventato papà!... Eva!
- Giulio: Marco che ci fai qua?
- Marco: Papà io la amo!
- Giulio: Bene sono contento... ma chi?
- Marco: Ma come chi? Eva! Non me ne frega niente se sta con Alex e se aspetta un bambino da lui. Io la amo e glielo devo dire.
- Giulio: Certo.
[Gli appoggia una mano sulla fronte]
- Marco: Papà non ho la febbre!
- Giulio: Eh però.
[Suona il telefonino]
- Eva: Pronto?
- Marco: [silenzio].
- Eva: Pronto? Pronto?
[Marco riaggancia e finge di parlare con lei]
- Marco: Ciao Eva sono Marco, come stai? Io bene grazie... no non è vero non sto bene per niente, mi manchi e non so cosa fare.
[Così dicendo scoppia a piangere]
- Eva: Ciao.
- Marco: Ciao.
- Eva: Hai visto? Sono venuta ieri al locale!
- Marco: Ah... bel locale eh?
- Eva: Carino... poi tu sei molto bravo.
- Marco: Mi hai sentito?
- Eva: Beh non... non sono stata molto però.
- Marco: E quale pezzo ti è piaciuto di più?
- Eva: [Silenzio] Non me lo ricordo.
- Marco: Vabbè non fa niente.
- Eva: No dai aspetta non te ne andare.
- Marco: Io non me ne sto andando, mi sto solo facendo i fatti miei come tu ti fai i fatti tuoi.
- Eva: Marco io sto male, ho perso completamente il controllo della mia vita e tu non hai idea del periodo che sto passando e dei problemi che ho.
- Marco: E come faccio ad averne un'idea se io e te non ci parliamo più? Eh? Come faccio? Siamo due estranei, siamo come due compagni di scuola dopo la maturità.
- Eva: Marco... Sono incinta.