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- Ma quanti sono i nomi che usi, eh Howl?
- Solo quelli che mi servono per essere libero.
Sophie, Howl
dal film "Il castello errante di Howl" di Hayao Miyazaki
- Ma quanti sono i nomi che usi, eh Howl?
- Solo quelli che mi servono per essere libero.
Tu, colui che catturò una stella cadente, o uomo senza animo, il tuo cuore è di mia proprietà.
Finalmente ho trovato la persona che sento di dover proteggere.
Sophie, i tuoi capelli si sono tinti della luce delle stelle! Che splendore!
- La faccenda si è fatta problematica. Per quanto quel ragazzo fosse l'ultimo dei miei allievi, lui possedeva un talento straordinario. Certa di avere infine fortuitamente trovato il mio successore, ne fui davvero felice. Tuttavia, quel ragazzo si fece rubare l'animo da un demone, e così si allontanò da me. Iniziò a utilizzare la magia soltanto per sé stesso. Signora madre, quel ragazzo è molto pericoloso. Anche se ha perduto l'animo possiede un eccessivo potere. Continuando così, Howl finirà per diventare come la Strega delle Lande. Adesso il regno non si può permettere di lasciare campo libero a maghe o streghe inaffidabili: se Howl verrà qui e si metterà al servizio del regno, io gli insegnerò il modo per spezzare il legame con il demone; se non verrà lo priverò del suo potere, come quella donna.
- Se permettete una parola, la ragione per cui Howl non voleva venire qui, ebbene l'ho capita. Questo posto è strano: fate fare scalinate a persone anziane anche se invitate da voi; le portate in stanze strane, proprio come fosse una trappola. Howl non avrebbe un animo, dicevate? Certamente è un egocentrico, un codardo, e non si capisce cosa gli passi per la testa, però lui è una persona corretta: vuole solo vivere libero. Howl non verrà, e neppure diventerà un demonio. Col demone in qualche modo risolverà di certo da solo. Io ho fiducia in questo.
- Signora madre, siete innamorata di Howl, eh?
L'anima ha il suo peso.