Scritta da: B. Summer
in Frasi di Film » Drammatico
- Lionel: Non dovete temere le cose che temevate quando avevate cinque anni, Bertie. Siete padrone di voi stessi.
- Bertie: Davvero?
dal film "Il Discorso del Re" di Tom Hooper
- Lionel: Non dovete temere le cose che temevate quando avevate cinque anni, Bertie. Siete padrone di voi stessi.
- Bertie: Davvero?
[Dopo il discorso finale]
- Lionel: C'era ancora qualche balbettio.
- Bertie: Ho dovuto farlo qui e lì, così sapevano che ero ancora io.
E poi, sognando, le nuvole vedevo spalancarsi e mostrarsi ricchezze pronte a cadere su di me, che svegliandomi... Piangevo per sognare ancora.
Sono un setaccia sassi, ho un setaccio di sassi setacciati e uno di sassi non setacciati, perché sono un setaccia sassi.
Io non sono un re!
Sai, io ho rifiutato le tue prime due proposte di matrimonio non perché non ti amassi, ma perché non sopportavo l'idea di una vita regale. Non sopportavo l'idea di una vita di giri, doveri pubblici o... Bhè. Una vita che non sarebbe stata più veramente mia. Ma poi ho pensato: balbetta così meravigliosamente bene, ci lasceranno in pace.
Sarò il pazzo Re Giorgio balbuziente.
Aspettando che sia io a cominciare una conversazione si rischia di aspettare abbastanza a lungo.
- Lionel: Le lunge pause vanno bene, aggiungono solennità alle grandi occasioni.
- Bertie: Allora io sono il più solenne Re mai esistito.
Chi è povero e contento, è ricco e ricco assai!