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Dimenticate il resto e ditelo solo a me.
dal film "Il Discorso del Re" di Tom Hooper
Dimenticate il resto e ditelo solo a me.
E poi, sognando, le nuvole vedevo spalancarsi e mostrarsi ricchezze pronte a cadere su di me, che svegliandomi... Piangevo per sognare ancora.
Sai, io ho rifiutato le tue prime due proposte di matrimonio non perché non ti amassi, ma perché non sopportavo l'idea di una vita regale. Non sopportavo l'idea di una vita di giri, doveri pubblici o... Bhè. Una vita che non sarebbe stata più veramente mia. Ma poi ho pensato: balbetta così meravigliosamente bene, ci lasceranno in pace.
[Dopo il discorso finale]
- Lionel: C'era ancora qualche balbettio.
- Bertie: Ho dovuto farlo qui e lì, così sapevano che ero ancora io.
Aspettando che sia io a cominciare una conversazione si rischia di aspettare abbastanza a lungo.
- Lionel: Non dovete temere le cose che temevate quando avevate cinque anni, Bertie. Siete padrone di voi stessi.
- Bertie: Davvero?
Chi è povero e contento, è ricco e ricco assai!
- Bertie: Ascoltatemi! Ascoltatemi!
- Lionel: Ascoltarvi? Per quale diritto?
- Bertie: Per diritto divino!, sono il vostro re.
- Lionel: No non è vero, lo avete detto voi stesso, avevate detto che non volevate, perché dovrei sprecare il mio tempo ad ascoltarvi?
- Bertie: Perché ho diritto ad essere sentito! Io ho una voce!
- Lionel: [Sorride] Si, è così.
Sono un setaccia sassi, ho un setaccio di sassi setacciati e uno di sassi non setacciati, perché sono un setaccia sassi.
Io non sono un re!