Don Vito Corleone:"Ci vivi abbastanza in famiglia?" Johny Fontane:"Si certo" Don Vito Corleone:"Bravo, perché un uomo che sta troppo poco con la famiglia non sarà mai un vero uomo".
Michael Corleone: "Johny quando era appena agli inizi aveva firmato un impegno di esclusiva con un famoso maestro. Ma dato che la sua carriera andava di bene in meglio se ne voleva liberare, e chiese aiuto a mio padre, che è suo Padrino. Allora mio padre andò a trovare il maestro, e gli offrì 10000 $ per sciogliere il contratto. La risposta fu no. Il giorno appresso papà andò a trovarlo di nuovo accompagnato da Luca Brasi, e questa volta quello firmò la rinuncia. In cambio di un assegno di 100 $."
Kay Adams: "E come... si era convinto?"
Michael Corleone: "Papà gli aveva fatto un'offerta che non poteva rifiutare."
Kay Adams: "Offerta in che senso?"
Michael Corleone: "Luca gli puntò una pistola alla testa e mio padre disse che su quel documento ci sarebbe stata la sua firma, oppure il suo cervello. È una storia vera."
Michael Corleone:"Mio padre non è diverso da qualunque altro uomo di potere, da qualunque abbia responsabilità di altri uomini. Come un senatore, un presidente" Kay Adams:"Non vedi come è ingenuo quello che dici?" Michael Corleone:"Perché?" Kay Adams:"Senatori e Presidenti non fanno ammazzare la gente" Michael Corleone:"Chi è più ingenuo Kay?"
Don Vito Corleone: "Santino... vieni qua! Ma che fai Oh. Il tuo cervello che si è rammollito a furia di correre appresso a quella... a quella li? Mai dire a una persona estranea alla famiglia quello che c'hai nella testa."
Se Don Corleone ha tutti i politici e i giudici di New York, lui non ci può negare la possibilità di servircene. Se abbiamo sete dobbiamo poter bere anche noi l'acqua di quel pozzo. È chiaro che verrà ricompensato per il suo disturbo. Dopo tutto non siamo comunisti.
Michael Corleone:"Moe Greene ci venderà la sua quota del casinò e dell'hotel, che passeranno interamente nelle masni della nostra famiglia" Fredo Corleone:"Ma di... gliel'hai detto a Moe Greene ?? Lui va matto per questo lavoro, a me non ha mai parlato di vendere" Michael Corleone:"Gli faremo un'offerta che non potrà rifiutare".
Don Vito Corleone: " Trovasti il paradiso tuo in America. Commercio avviato, vita sicura, polizia che ti protegge, e giustizia nei tribunali. A che ti serviva un amico come me? Ma ora, vieni da me e mi dici: "Don Corleone dammi giustizia"; però non lo fai con lo domandi con rispetto, tu non offri amicizia. Non ti sogni nemmeno di chiamarmi Padrino, invece ti presenti a casa mia il giorno che si marita mia figlia e mi vieni a chiedere un omicidio a pagamento."
Bonasera: "Io vi chiedo giustizia..."
Don Vito Corleone: "Questa non è giustizia, tua figlia è ancora viva."
Bonasera: "Anche loro hanno à soffrire chiddu che lei soffre. Decide u prezzo e io pago."
Don Vito Corleone: "Ma che feci, Bonasera. Che ti feci mai per meritare questa mancanza di rispetto. Se venivi da me in amicizia i bastardi che hanno sfigurato tua figlia avrebbero la punizione oggi stesso. E se per questo un onest'uomo come te si trovasse dei nemici, quelli diventerebbero nemici miei, e avrebbero paura di te."
Bonasera: "Mi volete come amico?... Padrino?"
[Bonasera bacia la mano di Don Vito]
Don Vito Corleone: "Bravo, un giorno... e non arrivi mai quel giorno, ti chiedero di cambiarmi il servizio. Ma fino a quel momento, consideralo un dono in occasione delle nozze di mia figlia."