Mio fratello Ivano è in gran forma, i medici si sono arresi all'evidenza. Uno psichiatra svizzero sta studiando il suo caso. Ha preso l'abitudine di uscire, e passa i pomeriggi al Corso Grande insieme ai suoi amici africani. Pagherei per sentire quello che si dicono! Ma soprattutto come, in che lingua! Ho anche pensato, forse non è ritardato, ma solo straniero.
Prof: Vedi un po' che vuole quello strano signore?! Tommaso: Oh... finalmente... ma dov'è che si entra in questa scuola? Prof: Di solito dal portone. Tommaso: Appunto, è chiuso! Sono solo le 8:30 e meno fossimo all'accademia navale! Prof: Veramente sono le 9 meno 20... Tommaso: Ah, sà che è successo... sò venuto in motorino e non mi son accorto che son venuto in ciabatte, sò venuto tornà a casa per mettermi questi... Prof: Scusi lei chi è? Tommaso: Tommaso Paladini signora, questa è la 5^A vero? Che faccio entro?! Entro eh. Oh... sedia comoda, vista pineta, io sono apposto per me potete anche continuare. Prof: Io non so dove lei abbia preso queste strane maniere... Tommaso: Ha ragione... ma sà vengo dal classico, ormai un postaccio! Prof: Ecco... allora veda di darsi una regolata. Tommaso: Son qui apposta, mi sento già un altro.