- Tu non ricordi che sua signoria ha ucciso il suo predecessore per diventare quello che è ora? - Si, ma fu costretto a farlo per difendere la propria vita. Sua signoria ha fiducia in me. E io per lui darei il mio cuore. - E va bene. Ma lui lo sa che cosa c'è nel profondo di questo tuo cuore? - Nel mio cuore? Nel mio cuore non c'è niente. - Io non lo affermerei. - Menti. È falso, che io abbia mai avuto una simile ambizione. - Può anche essere che tu non l'abbia mai avuta. Ma tu pensi che sua signoria potrà mai credere questo, quando Miki gli avrà riferito per filo e per segno quella predizione? - Miki? Non lo farà. Miki non commetterà mai una bassezza simile. È il mio migliore amico. - Come fai ad esserne tanto sicuro?
Passa la vita. Passa la morte. Tutto svanisce al mondo, e nulla più rimane. Questa è l'eterna sorte delle esistenze umane, anche dal bene nasce il male, e i rinnovati inganni alla gente mortale. Accrescono gli affanni, sui viventi si accumula il peccato, come polvere fina, finché l'uomo è schiacciato, e finisce in rovina. Le folli cupidigie e le ambizioni sconvolgono la mente, e alle più inique azioni giunge l'uomo furente. L'insaziabile sete del potere la gloria spezza, e per vendetta il vinto può cadere nell'infima bassezza. Così succede che il valor del forte tristemente si unisce alla viltà. È una comune sorte, che entrambi annienterà. Perciò di tutto quel che l'uomo compie, in questo mondo nulla resterà.