Morpheus: Matrix è ovunque, è intorno a noi. Anche adesso, nella stanza in cui siamo. È quello che vedi quando ti affacci alla finestra, o quando accendi il televisore. L'avverti quando vai al lavoro, quando vai in chiesa, quando paghi le tasse. È il mondo che ti è stato messo davanti agli occhi per nasconderti la verità. Neo: Quale verità? Morpheus: Che tu sei uno schiavo, Neo. Come tutti gli altri sei nato in catene. Sei nato in una prigione che non ha sbarre, che non ha muri, che non ha odore. Una prigione, per la tua mente.
Hai mai fatto un sogno tanto realistico da sembrarti vero? E se da un sogno così non ti dovessi più svegliare? Come potresti distinguere il mondo dei sogni da quello della realtà?
- Non cercare di piegare il cucchiaio... è impossibile... cerca invece di gungere alla verità... - Quale verità? - Che il cucchiaio non esiste... allora ti accorgerai che non sarà il cucchiaio a piegarsi, ma sarai tu stesso...
-Smith: Lo sente signor Anderson... questo è il suono dell'inevitabilità, questo è il suono della sua morte... addio mr. Anderson -Neo: mi... mi chiamo Neo.
La tua vita è un prodotto di un residuo non compensato di bilanciamento delle equazioni inerenti alla programmazione di Matrix, tu sei il risultato finale di un'anomalia che nonostante i miei sforzi sono stato incapace di eliminare da quella che altrimenti è un armonia di precisione matematica.
Oracolo: "Dolcetto?" Neo: "Dolcetto? Tu sai già se lo accetterò vero? " Oracolo: "Se non lo sapessi bell'oracolo sarei... " Neo: "Se sai già la risposta come posso fare una scelta?" Oracolo: "Perché non sei venuto qui per fare una scelta, la scelta l'hai già fatta, sei qui per conoscere le ragioni per cui l'hai fatta".