Scritta da: Jade S
in Frasi di Film » Drammatico
Lei non deve sopravvivere, lei deve pretendere di vivere in un mondo migliore, non solo sognarlo.
dal film "La finestra di fronte" di Ferzan Ozpetek
Lei non deve sopravvivere, lei deve pretendere di vivere in un mondo migliore, non solo sognarlo.
Chi lo sa se questi luoghi avranno memoria di me. Se le statue, le facciate delle chiese, si ricorderanno il mio nome. Voglio camminare un'ultima volta per queste strade che mi hanno accolta tanti anni fa, quando tutti mi chiamavano" la toscana ". Voglio vedere le pietre gialle, tutta quella luce che ti toglie il respiro. Se le strade conserveranno il rumore dei miei passi. La mia città, la città di Lecce, la devo salutare prima di partire. Ai miei nipoti Antonio, Elena e Tommaso lascio tutto quello che ho, ma le terre che erano di Nicola, quelle voglio che sia Antonio ad averle. Devi tornare qui Antonio, perché è qui che appartieni, avrai la terra, la forza che vive quando noi moriamo. Tu Luciana, avrai tutto quello che ti serve ma devi farti un po' di coraggio, i ladri non devono passare per forza dalla finestra. Quella è pure casa tua. Voi, Vincenzo e Stefania, non c'è niente che potete fare, per non amare Antonio. La terra non può volere male all'albero. Tommaso, scrivi di noi, la nostra storia, la nostra terra, la nostra famiglia, quello che abbiamo fatto di buono e soprattutto quello che abbiamo sbagliato, quello che non siamo riusciti a fare perché eravamo troppo piccoli per la vita, che è così grande. La mina vagante se ne è andata. Così mi chiamavate, pensando che non vi sentissi. Ma le mine vaganti servono a portare il disordine, a prendere le cose e a metterle in posti dove nessuno voleva farcele stare, a scombinare tutto, a cambiare i piani.
Nicola mi ha insegnato la cosa più importante di tutte: a sorridere quando stai male, quando dentro vorresti morire. Non siate tristi per me, quando non sentite la mia voce a casa: la vita non è mai nelle nostre stanze. Moriamo e poi torniamo, come tutto".
Si dice che quando ti si rompe un bicchiere la persona che ami se ne è andata via.
Ciascuno di noi ha due cuori
ma uno eclissa l'altro
se ognuno di noi riuscisse
anche per un solo instante
ad intravedere la luce
del suo cuore nascosto
allora capirebbe che quello
è un cuore sacro
e non potrebbe più fare a meno
del calore della sua luce...
È questo il bello dell'amicizia: capire le esigenze dell'altro ed esaudirle prima ancora che te lo chieda.
- Il 22 agosto di due anni fa, sulla spiaggia di Ostia dietro un cespuglio. Poi la sera di nuovo a casa sua, più volte per tutta la notte.
- Ti ricordi addirittura la data...
- Si, perché l'ho fatto apposta. Volevo tutto di lui, anche la sua malattia. Emanuele era tutto per me. Mi prendeva e mi mollava come e quando gli piaceva. Se gli stavo troppo addosso, faceva di tutto per ferirmi e per allontanarmi. Ma se ero io ad andarmene mi riacchiappava sempre. Fino al giorno in cui non sono stato male e mi hanno ricoverato, ed è sparito.
- Non sai più dov'è? Non si è fatto più sentire?
- No, ma lui sa benissimo dove sono io. L'unico ricordo che ho di lui è questo qua.
- Ma questo posto lo conosco...
- È qui vicino. Era lì che ci davamo sempre appuntamento. Forse siamo ancora lì ma nessuno ci vede. Perché nessuno ha capito il nostro amore. O forse ci sono rimasto solo io lì...
Guarda che se ti chiamano il principe del foro non è perché sei bravo in tribunale!
Sai cosa mi hai fatto? Mi hai fatto venire voglia di vivere. Io vivo, senza di te.
Dobbiamo amarci di nascosto, perché nessuno ci perdonerebbe il nostro amore...
Non farti mai dire dagli altri chi devi amare, e chi devi odiare. Sbaglia per conto tuo, sempre.