Scritta da: Margherita Felici
in Frasi di Film » Commedia
Quando penso alla carne della mia carne chissà perché divento subito vegetariano.
Giorgio Perozzi (Philippe Noiret)
dal film "Amici miei" di Mario Monicelli
Quando penso alla carne della mia carne chissà perché divento subito vegetariano.
Brigadiere, come vede, si lavicchia!
Ter fortunato che t'ho trovato in compagnia del marchese; perché sennò a te, se ti pigliavo da solo ti sisitemavo: ti schiaffavo quattro chiodi e ti mettevo in croce qua sopra. Così t'imparavi a rispettare Dio, la Madonna e i santi. [Ai suoi] E fatevi il nome del Padre, porca puttana.
Adesso, pure io posso perdonare che mi ha fatto male: in primis, al Papa, che si crede il padrone del cielo, in secundis, a Napulioune, che si crede il padrone della Terra, e per ultimo al boia, qua, che si crede il padrone della morte, ma soprattutto, posso perdonare a voi, figli miei, che non siete padroni di un cazzo!
Che ci volete fare: ma io so io, e voi nun siete un cazzo.
O non so niente! Se lo sapessi ve lo direi! Io sono un vigliacco, lo sanno tutti!
Anch'io ho sofferto. Ho sofferto come un cane per quasi tre quarti d'ora...
- Cos'è il Genio?
- È fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità d'esecuzione.
Parola d'ordine: il grillo del marchese sempre zompa, chi zompa allegramente sempre campa.
La vedova è la moglie di un cadavere.