Da allora per molte volte ho invocato il suo nome, ma non c'è mai stata risposta, soltanto la processione senza fine degli anni, dei mesi, degli anni. Il mio maestro mi ha lasciato solo ad imparare la lezione più dolente: che alla fine siamo soli, e non c'è nient'altro, solo la fredda, buia e desolata eternità.
Io sono il vampiro Lestat! Rotolo fuori dalla mia bocca. Con una sola semplice frase, avevo tradito tutta la mia intera specie! Il nostro codice di segretezza.
L'immortalità sembra una buona idea, finché non si comprende che si dovrà trascorrerla da soli. Quindi mi addormentai, sperando che il rumore delle epoche che si succedevano si sarebbe dissolto e che sarei stato colpito da qualcosa di simile alla morte. Ma mentre giacevo, il mondo non sembrava più quello che avevo lasciato, aveva un suono diverso, migliore.