- Serena: Non mi avevi detto che eri un omosessuale! - Francesco: La prossima volta me lo scrivo in fronte. Oppure me ne vado in giro con i tacchi a spillo e le piume di struzzo!
Come disse Platone nel simposio; l'amore è come il morso di una vipera: solo chi ne è stato colpito capisce la potenza che ha! Solo che io sono stato colpito da un bambino con una freccia...
Michele: ne sono sicuro Monica, a noi non può capitare. Monica: e come fai ad esserne così sicuro? Michele: è un fatto statistico. Dopo tutto quello che abbiamo passato da quando ci conosciamo: abbiamo litigato 300 volte; ci siamo detti di tutto; che altro può succedere ancora? Non ti fidi più degli uomini, non sopporti più le donne: praticamente siamo due sopravvissuti, e i sopravvissuti che fanno? Si aiutano, si stanno vicini, non si mollano mai. Monica: e se ti tradissi per esempio? Oppure magari mi tradisci tu... oppure un giorno ti svegli e non mi ami più, o magari non ti amo più io perché può succedere, oppure magari muori, oppure improvvisamente muoio io, perché può succedere anche così. Michele: shh... quando si ama qualcuno è così. È un'equilibrio fragile fragile che può andare in mille pezzi da un momento all'altro. È un rischio, è un rischio enorme. Però vale la pena correrlo perché è l'unica maniera di vivere. E adesso siamo qua, questa partita ce la giochiamo insieme. Poi come finirà finirà, ma se vuoi sapere come la penso, secondo me non finirà mai.
Due che riescono ad innamorarsi di questi tempi sono più rari delle scimmie albine del Borneo e dovete accoppiarvi e mandare avanti la specie: è così che funziona.
- Prof: Le domande hanno bisogno di aria. Se una domanda è di corto respiro, anche le risposte saranno di corto respiro. Qualcuno ha una domanda di largo respiro da fare? - Alunno: È sua la 500 rossa parcheggiata qui sotto? - Prof: Che t'ho fatto Rinaldesi? Perché mi fai una domanda così scema? - Alunno: Perché gliela stanno a rubà!