Se non impugno una spada non posso difenderti, se impugno una spada non posso abbracciarti.
dal film "Bleach" di Tite Kubo
Se non impugno una spada non posso difenderti, se impugno una spada non posso abbracciarti.
Ora dirigiamoci verso il campo di battaglia.
Credete e le vostre spade non si romperanno.
Credete e i vostri cuori non si spezzeranno.
Anche se le strade che prenderemo potranno essere diverse, i nostri cuori batteranno all'unisono.
Giurate, che se pure la terra fosse ridotta a pezzi, noi vivremo e ritorneremo di nuovo qui!
Io non farò altro che esercitarmi a dirti addio.
Primi a scendere sul campo di battaglia e ultimi ad andarsene, primi a sanguinare e ultimi a morire.
La mia spada è stata spezzata dalla tua libertà.
Se ti ritiri, invecchi! Se esiti, muori!
Rukia... Grazie a te, sembra che nel mio cuore abbia finalmente smesso di piovere.
Come ultima cortesia, dì il tuo nome al nemico... vorrà sapere chi l'ha ucciso.
Ti raggiungerò di sicuro su questo fuggevole raggio di luce.
L'essere perfetto eh? Non esiste niente di perfetto a questo mondo. So che è una frase da cliché ma è la verità.
Gli esseri mediocri anelano alla "perfezione". Però, che senso ha la perfezione? Nessuno. Non uno che sia uno.
Io odio la perfezione.
Qualcosa di perfetto è insuperabile. Non lascia spazio a modifiche né a miglioramenti. Cioè non dà possibilità di espressione alla conoscenza ed al talento. Lo capisci? Per noi scienziati la perfezione è disperazione.
Creare qualcosa di infinitamente più meraviglioso di qualsiasi cosa esistita finora, che però non sarà mai perfetto. La creatura chiamata scienziato deve continuare costantemente a ricercare l'estasi della creazione mentre è divorato dal tormento che gli causa questa antinomia.
In poche parole, nel momento stesso in cui hai pronunciato una parola insensata come perfetto, avevi già perso contro di me. Intendo come "scienziato", eh "