Se resterai troverai la pace, troverai una magnifica donna, avrai figli e figlie, che ne avranno a loro volta, e tutti ti ameranno, e ti ricorderanno quando morirai. Ma quando anche loro se ne andranno, i tuoi figli e i loro figli, il tuo nome sarà disperso. Se invece vai a Troia, sarai coperto di gloria, si scriveranno poemi sulle tue vittorie nei secoli a venire, il mondo intero ricorderà il tuo nome. Ma se tu vai a Troia non tornerai più, perché la tua gloria è legata fatalmente alla tua distruzione. E io non ti vedrò più.
Si dirada la nebbia. Molli gli ormeggi. Ti stacchi e percorri il South Channel, superi il Rocky Neck, Ten Pound Island. Passi il Niles Pond dove pattinavo da bambino. Dai fiato al corno da nebbia e mandi un saluto al figlio del guardiano del faro di Thatcher Island. Poi compaiono gli uccelli: i monellacci, le anatre spose, i gabbiani reali. Il sole ti scalda, viri a Nord. Ti metti a dodici nodi - sei a pieni giri. Gli uomini sono indaffarati e tu sei al timone e hai il comando di una meravigliosa barca da spada. C'è qualcosa di meglio al mondo?
- Achille: Sei molto coraggioso o molto stupido per inseguirmi da solo. Devi essere Ettore! Lo sai chi sono io? - Ettore: I sacerdoti non erano armati! Battiti! - Achille: Perché ucciderti ora, principe troiano? Nessuno ti vedrebbe cadere! - Ettore: Perché sei venuto qui? - Achille: Si parlerà di questa guerra per mille anni. - Ettore: Di noi tra mille anni non resterà neanche la polvere. - Achille: Sì, è vero, ma i nostri nomi resteranno. Và a casa principe. Bevi del vino, fai l'amore con tua moglie. Domani faremo la nostra guerra. - Ettore: Tu parli della guerra come se fosse un gioco, ma quante mogli alle porte di Troia aspettano mariti che non torneranno? - Achille: Potrebbe consolarle tuo fratello. Pare che sia bravo ad allettare le mogli degli altri! Ts! - Udoro: Mio signore, lo lasci andare? - Achille: È ancora presto per uccidere i principi...
Ho già visto questo momento nei miei sogni. Farò un patto con te. Al cospetto degli dei impegniamoci a che il vincitore conceda al perdente le onoranze funebri rituali. Non si fanno patti tra leoni e uomini. Ora sai con chi ti batti. Io credevo che fossi tu quello di ieri. E magari lo fossi stato. Ma ho concesso al cadavere l'onore dovuto. Gli hai concesso l'onore della tua spada! Non avrai gli occhi stasera, né orecchie, né lingua. Vagherai per l'oltretomba cieco, sordo e muto e i defunti diranno "Ecco Ettore, lo stolto che credeva di avere ucciso Achille".
- Dovrà affrontare la porta dello Specchio Magico. Si troverà faccia a faccia con il proprio io. - E con questo? Cosa vuoi che sia per lui? - Tutti sono convinti che sia facile. Ma sovente i buoni scoprono di essere crudeli, eroi famosi scoprono di essere codardi.
Non è di morire che ho paura. Ho paura di domani... Ho paura di vederti salpare sapendo che non tornerai più... Prima che tu arrivassi a Sparta, io non esistevo.