E tutto quello che devi fare è metterti le cuffie, sdraiarti e ascoltare il cd della tua vita, traccia dopo traccia, nessuna è andata persa. Tutte sono state vissute e tutte, in un modo o nell'altro, servono ad andare avanti. Non pentirti non giudicarti, sei quello che sei e non c'è niente di meglio al mondo. Pause, rewind, play e ancora, ancora, ancora. Non spegnere mai il tuo campionatore, continua a registrare e a mettere insieme nuovi suoni per riempire il caos che hai dentro, e se scenderà una lacrima quando lo ascolti, beh, non aver paura: è come la lacrima di un fan che ascolta la sua canzone preferita.
Sapete qual è la cosa a cui si dedicano più canzoni? Esatto fratellini, l'amore. Bello, brutto, triste, allegro, forte, debole, sexy, casto, porno, violento, sognato, dimenticato, violato, antico, moderno... fm 107,3 radio caos, love is all you need. Ho visto un graffitto stamattina, c'era una donna che diceva: "Ci sono solo 2 giorni a cui non penso mai, ieri e domani"... fm 107,3 radio caos, ho visto cose che voi umani non potreste nemmeno immaginare...
Di una cosa sono sicuro. Non potrà amarla come l'amavo io, non potrà adorarla in quel modo, non saprà accorgersi di tutti i suoi dolci movimenti, di quei piccoli segni del suo viso. Era come se solo a lui fosse concesso vedere, conoscere il vero sapore dei suoi baci, il reale colore dei suoi occhi, quel dolce svegliarsi, aprirli, quello sbattere di ciglia, le sue espressioni. Nessun uomo mai potrà vedere ciò che ho visto io. Lui meno di tutti. Lui reale, crudo, materiale. Lo disegnò così, incapace di amarla, desideroso solo del suo corpo, incapace di vederla veramente, di capirla, di rispettarla. Lui non si sarebbe divertito a quei dolci capricci. Lui non avrebbe amato anche la sua piccola mano, le sue unghie mangiate, i suoi piedi leggermente cicciotti, quel piccolo neo nascosto, non poi così tanto. Forse lo avrebbe visto si, che terribile sofferenza, ma non sarebbe mai stato capace di amarlo. Non così tanto come aveva fatto lui, allora scoprendolo per primo, oggi semplicemente ricordandolo. La tristezza si impadronì dei suoi occhi.
Pollo: Non sono come te che da quando ti sei innamorato non pensi neanche più alle corse... perché ti sei innamorato? Non pensi sempre a lei? Non vedi l'ora che ti telefoni? Non ti batte il cuore quando la vedi? Step: Pollo... mi sa che mi sono innamorato.
Qualcuno ha detto che a volare troppo in alto si rischia di farsi male cadendo... può essere. Ma quello che ho visto lassù, vale ogni dolore ricevuto precipitando a terra; vale che io sia qui, a vincere i miei giorni tra un ricordo passato e uno sguardo al futuro.
- Pallina: "Step, ti posso chiedere una cosa?" - Step: "Tutto quello che vuoi." - Pallina: "Abbracciami." [Step le si avvicina timoroso, allarga le braccia e l'accoglie fra le sue. Pensa al suo amico, a quanto ne era innamorata. ] - Pallina: "Stringimi forte, piú forte. Come faceva lui. Sai mi diceva sempre... Cosí non mi scappi piú. Resterai sempre con me." [Pallina appoggia la testa sulla sua spalla] Pallina: "E invece se n'é andato lui." [Comincia a piangere] - Pallina: "Me lo ricordi da morire, Step. Lui ti adorava. Diceva che solo tu lo capivi, che eravate uguali, voi due." [Step guarda lontano. La porta é leggeremente sfuocata. La stringe forte, piú forte] - Step: "Non é vero, Pallina. Lui era molto meglio di me." - Pallina: "Si, é vero" [Sorride titando su col naso].