Scritta da: Carmine Giardino
in Frasi di Film » Drammatico
Voglio che tu sappia quanto ti voglio bene, che hai dato alla mia vita un significato che non avevo il diritto di pretendere.
dal film "Vi presento Joe Black" di Martin Brest
Voglio che tu sappia quanto ti voglio bene, che hai dato alla mia vita un significato che non avevo il diritto di pretendere.
Heck: Non è il fatto che mi lasci che mi ucciderà... è che ami qualcun altro più di me!
Rachel: No, tu non te ne vai, tu non puoi lasciarmi.
Heck: Continua, facciamo finta che sia una mia scelta.
Rachel: Che significa?
Heck: Ma dai Rachel, tanto mi avresti lasciato lo stesso.
Rachel: Questo non è vero.
Heck: Invece si che lo è! Io voglio la tua felicità, volevo essere io la tua felicità più di qualunque altra cosa. Ma se non sono io la tua felicità, non voglio essere d'intralcio. Quella che senti ora è una forza che non puoi fermare, e vuol dire che io devo muovermi.
Luce: Allora trova una soluzione.
Rachel: Cosa?
Luce: Dimmi di sparire! Dimmi che è quello che vuoi e io mi allontanerò e non mi farò più vedere!
Rachel: Tu vuoi questo?
Luce: Io voglio te!... Ricordati di me!
Rachel: Non avrò altri ricordi che te!
- Rachel: Cambia tutto se incontri quella giusta.
- Cooper: E come faccio a sapere che è lei?
- Rachel: Non lo sai subito... ti senti soltanto... caldo, e a tuo agio, e allora vai avanti e ci provi e ad un tratto dici "si, eccolo qua, deve essere amore".
- Heck: Sono d'accordo.
- Cooper: Anch'io sono d'accordo.
- Luce: Io non sono d'accordo, credo che te ne accorgi subito. È sufficiente che i tuoi occhi... E tutto quello che succede da lì in poi, prova soltanto che hai avuto ragione dal primo momento, quando ti sei reso conto che eri incompleto e sei diventato uno intero.
- Heck: In effetti sono d'accordo con lei.
- Cooper: Si, anch'io.
- Rachel: No, no. Se tu credi questo, credi che a tutti quelli a cui non succede... beh voglio dire, in quel caso è tutto falso?
Phil: C'è una cosa che voglio dirti. E voglio che ascolti con molta attenzione perché è molto importante. L'uomo che abbiamo appena cacciato da qui...
Bob: Non direi che abbiamo cacciato qualcuno.
Phil: L'uomo che è uscito da questa camera un momento fa è un mio carissimo amico. Perché lo conosco ormai da tanto tempo? Beh, ci sono un bel po' di persone che conosco da un bel pezzo e ad alcune non farei neanche pulire il culo del mio cane. Altre mi sono del tutto indifferenti. Non contano per me. Ma Larry per me conta molto, e la ragione è che posso fidarmi, io so che posso fidarmi. È onesto.
Bob: È onesto o è solo brutale?
Phil: È onesto, Bob, e anche brutale, certo, il che a volte fa parte dell'essere onesto. Perché tante persone sono brutali ma non sono oneste. Larry non è uno di quelli, Larry è una persona onesta. Anche tu sei una persona onesta, ne sono convinto, perché radicato profondamente dentro di te c'è qualcosa che combatte per l'onestà. La domanda che è bene che tu ti faccia è se questo qualcosa è presente in tutti gli aspetti della tua vita.
Bob: Che vorrebbe dire?
Phil: Vuol dire che il tuo propagandare Gesù, non è diverso da quando Larry o chiunque altro propaganda i lubrificanti. Non ha importanza se cerchi di vendere Gesù, o Buddah, o i diritti civili, o come arricchirsi nel settore immobiliare senza rischiare un soldo. Questo non fa di te un essere umano, semmai fa di te un agente vendite. Se vuoi parlare con qualcuno sinceramente, da essere umano, chiedigli dei suoi figli, scopri quali sono i suoi sogni, solo per saperlo, per nessun altra ragione. Perché appena cerchi di prendere le redini di una conversazione per pilotarla, non è più una conversazione, è un pistolotto. E tu non sei un essere umano, sei un venditore, un piazzista.
Bob: Perdonami se rispettosamente dissento.
Phil: Stavamo parlando prima del carattere, mi hai fatto delle domande sul carattere, e allora si è parlato delle facce, ma la questione è molto più profonda di così. La questione è: tu ne hai di carattere o no? E se vuoi la mia sincera opinione Bob, non ne hai. Per la semplice ragione che ancora non provi rammarico per qualcosa.
Bob: Vuoi dire che non avrò carattere finché non avrò fatto qualcosa che mi rincresce?
Phill: No Bob. Perché di sicuro hai fatto tante cose di cui rincrescerti, solo che non sai quali sono. È quando alla fine le scopri, quando vedi l'assurdità di qualcosa che hai fatto, e desidereresti tornare indietro, cancellarlo, ma sai di non potere. Perché è troppo tardi. Quindi quella cosa non puoi che prenderla e portarla con te. Perché ti ricordi che la vita va avanti. Il mondo girerà anche senza di te. Alla fine tu non conti. È allora che acquisterai il carattere. Perché l'onestà emergerà da dentro di te. E come un tatuaggio ti resterà impressa nella faccia. Fino a quel giorno, in ogni caso, non ti puoi aspettare di arrivare oltre un certo punto.
Bob: Posso andare adesso?
Phil: Vai, vai.
Bob: Grazie.
Larry: La ami tua moglie?
Bob: Mi chiedi se amo mia moglie? Perché non dovrei?
Larry: Vedi, le persone si sposano per tante ragioni diverse, Bob. Tu mi sembri un tipo che ha dei principi.
Bob: E allora?
Larry: Beh, ho conosciuto persone, non dico che tu sia di quelle, persone che avevano dei saldi principi e che avevano incontrato qualcun altro che aveva dei saldi principi. E così i due si erano sposati. Solo per scoprire un giorno che in realtà erano stati i principi a sposarsi. Loro erano stati diciamo a guardare.
Bob: Oh!
Larry: Con l'amore si prendono tanti abbagli, ci si confonde spesso.
Bob: Certo!
Michael: "È che qualsiasi scelta faccia, qualsiasi cosa faccia deludo sempre qualcuno".
Donna: "Si ma non continuare a deludere le persone sbagliate".
Filumena: "Nu momento Dummì. Una sera mi dicesti "Filomè, facciamo finta di volerci bene"; io quella sera ti ho voluto bene veramente! Tu no, tu avevi fatto finta. E quando te ne andasti, mi regalasti la solita 100 lire. [Filomena apre il ciondolo della collana e caccia una banconota piegata] È quella 100 lire; io ci segnai l'anno, il giorno, poi tu partisti come al solito e quando tornasti tenevo nà pancia così. Ti feci dire che stavo poco bene e che ero andata in campagna. Ci sta un conticino che mi serve, la data che c'ho scritto. Ecco. [Filomena taglia l'angolino della 100 lire e la lancia verso Domenico] tiè, li figli non si pagano!"
Bruce, sai perché cadiamo? Per imparare a rialzarci.