Tu pensa a un pianoforte... i tasti iniziano, i tasti finiscono... tu lo sai che sono 88 e su questo nessuno può fregarti... non sono infiniti loro, sei tu che sei infinto... e dentro quegli 88 tasti la musica che puoi fare è infinita... questo a me piace, in questo posso vivere.
Inginocchiarmi? Vedi Serse, massacrare tutti i tuoi soldati stamattina, mi ha provocato un fastidiosissimo crampo alla coscia per cui mi risulta impossibile inginocchiarmi.
- Tu che mestiere fai? - Il sarto, mio re. - E tu? - Il fabbro. - Spartani, qual è il vostro mestiere? [Grida di guerra] - Come vedi, ho portato molti più soldati di te fratello.
A lungo ho pensato alle parole del mio re, criptiche parole di vittoria il tempo gli ha dato ragione perché da greco libero a greco libero, si è tramandata la notizia, che il prode Leonida e i suoi 300 soldati così lontani da casa hanno dato la vita, non solo per Sparta, ma per tutta la Grecia e per la speranza difesa da questa nazione, ora qui su questo aspro frammento di terra chiamato platea le orte di Persia affrontano la loro disfatta! Li davanti i barbari si raccolgono, è il nero il terrore che afferma salvo i loro cuori condite di ghiaccio conoscono molto bene i pietosi orrori che hanno sofferto per le lance e le spade dei 300 spartani, e ora fissano lo sguardo su questa pianura dove ci sono 10000 spartani alla testa di 30000 liberi greci. Le forze del nemico ci superano di solo tre volte, un segno per tutti i greci, questo oggi noi riscattiamo il mondo dal misticismo e dalla tirannia, e lo accompagniamo in un futuro più radioso di quanto si possa immaginare... dite grazie soldati... al re Leonida e ai prodi 300... alla vittoriaaaaaaaaa!!
Soldato spartano: "Non conoscono morte o sconfitta, non queste tenebre, non questi immortali..." Re Leonida: "Immortali?... metteremo alla prova il loro nome!"