Casco Nero: Ho detto qualche colpo d'avvertimento, non di abbatterla! Tiratore: Mi scusi Signore, faccio del mio meglio. Casco Nero: Chi l'ha fatto tiratore scelto? Sergente: Io, signore. È mio cugino. Casco Nero: E quello chi è? Colonnello Nunziatella: Quello è Stronzo, Signore. Casco Nero: Questo l'ho capito, come si chiama? Colonnello Nunziatella: Stronzo, Signore, è il suo nome, Sergente Stronzo. Casco Nero: E suo cugino? Colonnello Nunziatella: È Stronzo anche lui, Signore: tiratore scelto Philip Stronzo. Casco Nero: (urla) Ci sono ancora molti altri Stronzi su questa nave?! Tutti: Presente! Casco Nero: Lo sapevo, sono circondato da Stronzi... continuate a sparare, Stronzi!
Casco Nero: Cos'è questo? Colonnello Nunziatella: È l'adesso. Casco Nero: Come l'adesso? Colonnello Nunziatella: Questo è l'adesso adesso, quello che sta succedendo ora sta succedendo adesso. Casco Nero: Che è successo al prima? Colonnello Nunziatella: È passato. Casco Nero: Quando? Colonnello Nunziatella: Adesso. Casco Nero: Quando il prima sarà adesso?. Colonnello Nunziatella: Presto. Casco Nero:... quanto presto?
Credo nelle rovesciate di Bonimba, e nei riff di Keith Richards. Credo al doppio suono di campanello del padrone di casa, che viene a prendere l'affitto ogni primo del mese. Credo che ognuno di noi si meriterebbe di avere una madre e un padre che siano decenti con lui almeno finché non si sta in piedi. Credo che un'Inter come quella di Corso, Mazzola e Suarez non ci sarà mai più, ma non è detto che non ce ne saranno altre belle in maniera diversa. Credo che non sia tutto qua, però prima di credere in qualcos'altro bisogna fare i conti con quello che c'è qua, e allora mi sa che crederò prima o poi in qualche Dio. Credo che se mai avrò una famiglia sarà dura tirare avanti con trecento mila al mese, però credo anche che se non leccherò culi come fa il mio caporeparto difficilmente cambieranno le cose. Credo che c'ho un buco grosso dentro, ma anche che, il rock n'roll, qualche amichetta, il calcio, qualche soddisfazione sul lavoro, le stro**ate con gli amici ogni tanto questo buco me lo riempiono. Credo che la voglia di scappare da un paese con ventimila abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso, e credo che da te non ci scappi neanche se sei Eddie Merckx. Credo che non è giusto giudicare la vita degli altri, perché comunque non puoi sapere proprio un ca**o della vita degli altri.
La deterrenza è l'arte di creare nell'animo dell'eventuale nemico il terrore di attaccare. Ed è proprio a causa dei congegni che determinano la decisione automatica irreversibile, escludendo ogni indebita interferenza umana, che l'ordigno "Fine del Mondo" è terrorizzante, eh, eh, eh, e di facile comprensione. E assolutamente credibile e convincente.
Pronto?... Eh-eh... pro... pronto, Dimitri? Dimitri, non sento molto bene. Ti dispiacerebbe abbassare un po' il giradischi? Adesso è molto meglio, sì. Eh... Sì, sì, bene. Ti sento alla perfezione, Dimitri. La voce mi arriva chiara e senza il minimo disturbo. Anch'io non sono disturbato, vero? Bene, bene... Allora vuol dire che né io né te siamo disturbati. Bene. Sì, è una bella cosa che tu stia bene e anch'io. Sono dello stesso parere. È bello stare bene. Senti un po', Dimitri... Ti ricordi che noi... noi abbiamo sempre parlato di questa possibilità che succedesse qualche inconveniente con la bomba? La bomba, Dimitri. La bomba all'idrogeno. Beh, insomma, è successo questo: uno dei nostri comandanti di base ha... ha... ha... ha avuto come... beh, insomma, gli è girato il boccino. Beh, sai, è diventato un po'... strano, e... Insomma, ha fatto una sciocchezzuola... Ecco, adesso ti dico cosa ha fatto: ha ordinato ai suoi aerei di venirvi a bombardare. Ma lasciami finire, Dimitri! Lasciami finire, Dimitri! Ma cosa credi, che io mi stia divertendo? Tu te l'immagini quello che sto passando io, Dimitri? E se no perché t'avrei telefonato? Per dirti "ciao"?