Scritta da: alessia14
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Voglio dire che so come ci si sente quando il mondo ti crolla addosso e hai bisogno di qualcosa a cui aggrapparti. Lo so.
dal film "Grey's Anatomy" di Serie TV
Voglio dire che so come ci si sente quando il mondo ti crolla addosso e hai bisogno di qualcosa a cui aggrapparti. Lo so.
Ogni volta che crediamo di conoscere il futuro, anche solo per un secondo, questo cambia. A volte, il futuro cambia rapidamente e totalmente. E non ci resta altro da fare se non scegliere la nostra prossima mossa. Possiamo scegliere di avere paura, di restare fermi a tremare, senza muoverci e pensare alla cosa peggiore che potrebbe succedere. Oppure possiamo fare un passo in avanti, nell'ignoto, con il solo pensiero che quello che accadrà, sarà fantastico.
Dicono che la morte sia più dura per chi sopravvive. È difficile dire addio, a volte è impossibile. Non smetti mai di sentirne la mancanza, è questo che rende le cose difficili. Lasciamo briciole di noi dietro le nostre spalle, piccoli ricordi, una vita intera di memorie, foto, fronzoli. Cose per farci ricordare quando non ci saremo più.
Voglio che mi prometti una cosa.
Se ami qualcuno, diglielo.
Anche se hai paura che non sia la cosa giusta.
Anche se hai paura che possa portare qualche problema.
Anche se hai paura che rovini completamente la tua vita.
Dillo.
Dillo ad alta voce.
E poi riparti da li.
Perché a volte hai bisogno di dire qualcosa, ma non puoi perché le parole non vengono o hai paura o ti senti stupido.
E così, se potessi scrivere una canzone e cantarla, allora potresti dire quello che senti di dire e sarebbe bello e la gente ti ascolterebbe e non ti prenderebbe per un idiota.
Però non siamo tutti cantautori, così non siamo capaci di dire ciò che pensiamo e neanche ciò che vorremmo che gli altri sapessero che stiamo pensando e non potremmo mai rimediare a tutti i nostri errori.
Lo so che ti sembra smielato ma l'amore è passione, ossessione, qualcuno senza cui non vivi. Io ti dico: "Buttati a capofitto! Trovati qualcuno che ami alla follia e che ti ami alla stessa maniera!"
Come trovarlo?
Bè, dimentica il cervello e ascolta il cuore.
Io non sento il tuo cuore perché la verità, tesoro, è che non ha senso vivere se manca questo.
Fare il viaggio e non innamorarsi profondamente, beh, equivale a non vivere.
Ma devi tentare perché se non hai tentato non hai mai vissuto.
Non importa che progetti fai. Non importa come lo immagini. Senza che tu lo sappia, a volte la vita ha il modo di darti esattamente ciò di cui hai bisogno. O esattamente chi hai bisogno.
È strano come il nostro passato ci abbia segnato. Come la persona che eravamo non lasci mai la presa su quella in cui ci trasformiamo. I fallimenti e le delusioni passati... anche i successi, mantengono la presa su di noi.
Ci perseguitano come fantasmi o ci fanno visita come vecchi amici.
In chirurgia c'è una linea rossa sul pavimento che segna il punto in cui l'ospedale da accessibile diventa off limits per tutti tranne che per pochi autorizzati. Superare la linea senza permesso non è tollerato.
In generale le linee esistono per una ragione, per protezione, per sicurezza, per chiarezza.
Se decidi di oltrepassare la linea quasi sempre lo fai a tuo rischio e pericolo. Allora come mai più larga è la linea più grande è la tentazione di oltrepassarla?
...
Non possiamo evitarlo, vediamo una linea e vogliamo attraversarla. Forse per l'entusiasmo di lasciare il noto per l'ignoto. Una specie di sfida personale.
L'unico problema è che una volta che l'hai attraversata è quasi impossibile tornare indietro.
Ma se fai in modo di riuscire a riattraversare quella linea puoi trovare la salvezza nei tuoi amici.
In ogni momento concessoci, il cervello ha 14 miliardi di neuroni che sfrecciano ad una velocità di 450 miglia all'ora. E noi non abbiamo alcun controllo sulla maggior parte di loro... quando ci raffreddiamo - abbiamo la pelle d'oca, quando ci eccitiamo - l'adrenalina. Il corpo asseconda spontaneamente i propri impulsi, il che ritengo influisca sull'incapacità che abbiamo di controllare i nostri.
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Il corpo è schiavo dei suoi impulsi, ma ciò che ci rende umani è ciò che possiamo controllare. Dopo la tempesta, dopo la rabbia, dopo che il calore del momento è passato, possiamo raffreddarci e sistemare i casini che abbiamo fatto. Possiamo provare a lasciare perdere ciò che è stato e poi di nuovo!