Scritta da: Ferdinando Garzillo
Onorare il padre e la madre significa vivere pienamente e in libertà la vita che ci viene donata.
dal film "Fuoriclasse" di Serie TV
Onorare il padre e la madre significa vivere pienamente e in libertà la vita che ci viene donata.
- Narratore: [Dopo che Vegeta ha abbracciato per la prima volta suo figlio Trunks] Finalmente il grande Vegeta, il duro guerriero, ha capito che nella vita non c'è posto solo per il potere e la competizione, che nessun sogno di gloria vale il calore dei sentimenti, vale l'amore per i bambini, per gli indifesi, per chi è buono e giusto, e per tutte le meraviglie del creato.
Kaarot, sei davvero la persona che più detesto al mondo, tu mi hai sempre umiliato! Non soltanto ti sei sempre ritenuto superiore a me, ma ti sei addirittura sacrificato per salvare la mia vita, e questo non potrò mai perdonartelo! Questa volta sistemerò le cose anche a costo di giocarmi la vita! Mi hai avvelenato l'esistenza con la tua sicurezza, la tua arroganza! Ti sei sempre sentito il guerriero Saiyan più forte dell'universo, ma sono io il sommo principe di tutti i Saiyan, ricordatelo Kaarot! Io non mi piegherò al volere di nessuno, nemmeno del mago Babidi! Resterò sempre un vero Saiyan, sprezzante del pericolo e libero da ogni regola! Quando ti sveglierai, probabilmente sarà finito tutto, e anch'io potrei non essere più qui! Addio per sempre, Kaarot!
Prenderne uno per non prenderne novantanove!
Sei nato torto e morirai testa di cazzo!
Combatti bene e vincerai!
Gli uomini hanno sempre cercato di catturare quello che non possono avere.
- Mewtwo: Noi siamo stati creati con poteri ben più forti di quelli che avete voi!
- Mew: [Parlando nella lingua dei Pokémon] Mew, mew mew mew...
- Meowth: Si, Mew ha ragione...
- Jessie: Che cos'ha detto?
- Meowth: Mew dice che facendo sfoggio di poteri speciali, tu non ci dimostri un bel niente, perché la vera forza di un Pokémon viene dal suo cuore!
La legge del più forte ficcatela nel culo!
La sete di vendetta cambia una persona. La spinge a compiere azioni che pensava di non essere in grado di fare.