Caro Edward, io non potrò mai ripagarti per tutto quello che hai fatto per me perciò, anziché provarci, ti chiedo di fare ancora una cosa per me: trova la gioia nella tua vita...
Presente la maionese? Sì, quella nelle vaschette del fast-food, che premi i tubi e viene fuori. Credo che non c'è niente di più difficile da fare; mettere insieme uova, limone, sale e olio. Credimi, forse è più facile innamorarsi di qualcuno che non pensavi mai e poi mai che ti sarebbe piaciuto. Davvero la maionese è così. Può impazzire da un momento all'altro: un istante sembra perfetta, e l'istante dopo tutti gli ingredienti se ne stanno per i fatti loro. Ma se ci riuscite non c'è niente che potrà fermarvi.
- Il 22 agosto di due anni fa, sulla spiaggia di Ostia dietro un cespuglio. Poi la sera di nuovo a casa sua, più volte per tutta la notte. - Ti ricordi addirittura la data... - Si, perché l'ho fatto apposta. Volevo tutto di lui, anche la sua malattia. Emanuele era tutto per me. Mi prendeva e mi mollava come e quando gli piaceva. Se gli stavo troppo addosso, faceva di tutto per ferirmi e per allontanarmi. Ma se ero io ad andarmene mi riacchiappava sempre. Fino al giorno in cui non sono stato male e mi hanno ricoverato, ed è sparito. - Non sai più dov'è? Non si è fatto più sentire? - No, ma lui sa benissimo dove sono io. L'unico ricordo che ho di lui è questo qua. - Ma questo posto lo conosco... - È qui vicino. Era lì che ci davamo sempre appuntamento. Forse siamo ancora lì ma nessuno ci vede. Perché nessuno ha capito il nostro amore. O forse ci sono rimasto solo io lì...
Offuscate tutte le stelle, perché non le vuole più nessuno. Buttate via la luna, tirate giù il sole, svuotate gli oceani e abbattete gli alberi, perché da questo momento niente servirà più a niente.
Fulvio: "No no Ernesto, non mollare adesso eh! Regalaci ancora un'immagine." Ernesto: "Ma che ne so Fulvio, che ne so... Io non avevo mai tradito mia moglie e da quel giorno non l'ho fatto più, però, ogni tanto, quando litighiamo e ho voglia di sentirmi un po' infedele, vengo qua su in questa terrazza, prendo un lenzuolo e me lo metto in testa, poi recito quella poesia. C'è la neve nei miei ricordi / c'è sempre la neve / e mi diventa bianco il cervello / se non la smetto di ricordare"