Oh, mi sembri un po' tesa... è per le cicatrici? Vuoi sapere la loro storia? Vieni qui... hey... guardami. Avevo una moglie... era bellissima... come te... che mi diceva sempre... che mi preoccupavo troppo... che dovevo sorridere di più... che giocava d'azzardo e si metteva in un mare di guai con gli strozzini... un giorno le sfregiano la faccia, ma non abbiamo i soldi per la plastica... lei non lo sopporta... ma io voglio vederla tornare a sorridere, voglio che lei sappia che non me ne importa delle cicatrici... e allora... mi ficco il rasoio in bocca e mi riduco così... da solo. Eh, sai che succede? Non ce la fa neanche a guardarmi e mi lascia. Ora ne vedo il lato buffo, ora sorrido sempre!
Alcuni dicono che il tempo sana tutte le ferite. Io non sono d'accordo. Le ferite rimangono. Col tempo, la mente, per proteggere se stessa, le cicatrizza, e il dolore diminuisce, ma non se ne vanno mai. Rose Kennedy.
- Carl Grissom: Sei tu "Tette di zucchero"? ... e chi diavolo è? - Joker: Sono io "Tette di zucchero". - Carl Grissom: Jack? Grazie a Dio sei vivo! Io ti-ti sapevo... - Joker: Sciolto, così mi sapevi? Mi hai tradito per una donna... Una donna! Devi essere pazzo... Non disturbarti. - Carl Grissom: La tua vita non varrà più uno sputo! - Joker: Sono già stato morto una volta. È molto liberatorio, c'è da pensarci come, a una terapia. - Carl Grissom: Jack, sta a sentire... Forse ci possiamo mettere d'accordo. - Joker: Jack... Jack è morto, amico caro, puoi chiamarmi... Joker. E come vedi, sono più euforico.
- Alice: Sto diventando matta, papà? - Padre: Ho paura di sì, Alice: sei matta, svitata, hai perso la testa... Ma ti dirò un segreto: tutti i migliori sono matti.