Scritta da: Dani Pad
in Frasi di Film » Commedia
Non è importante ciò che trovi alla fine di una corsa. È importante ciò che provi mentre corri.
dal film "Notte prima degli esami" di Fausto Brizzi
Non è importante ciò che trovi alla fine di una corsa. È importante ciò che provi mentre corri.
E le persone che rimasero in vita non poterono far altro che aspettare... aspettare di vivere, aspettare di morire, aspettare un perdono che non sarebbe mai arrivato.
E quella mattina decidi di non essere più te stesso, decidi di essere diverso per te stesso e per lui che è lì che ti guarda e ti sorride. E nei suoi occhi tu vedi il mare, quel mare da cui farti travolgere e cullare; vedi l'inferno ed il paradiso dell'amare e dell'essere amati. Ma nei suoi occhi c'è la magia di quel sogno che nonostante tutto è ancora lì latente dentro di te che grida per venire fuori. E tu lo ascolti allora quel grido, lo ascolti per non essere più uno di quelli che cammina per le vie di questa città troppo ferito per ammettere che un fiore può ancora nascere dalle ceneri di un dolore. Decidi di avere il coraggio di amare per arrivare lassù dove solo chi osa può arrivare, lassù, tre metri sopra il cielo.
- Professore: Tu hai già studiato un po' di urologia Patch?
- Patch: Sì.
- Professore: Bene! Allora liberami di questo coglione!
I desideri, finché rimangono tali, sono come i sogni: mentre nella vita quando uno vuole una cosa deve sapersela prendere... io vorrei tanto saperlo fare!
Perché se lei morisse, tutta questa messa in scena del mondo che gira, non la riuscirei a sopportare!
T'amo senza sapere come, né quando, né dove.
T'amo direttamente senza problemi né orgoglio.
Così ti amo perché non so amare che così, così vicino che la tua mano sul mio petto è la stessa, cos'vicino che si chiudono i tuoi occhi col sonno mio...
E tutto quello che devi fare è metterti le cuffie, sdraiarti e ascoltare il cd della tua vita, traccia dopo traccia, nessuna è andata persa. Tutte sono state vissute e tutte, in un modo o nell'altro, servono ad andare avanti. Non pentirti non giudicarti, sei quello che sei e non c'è niente di meglio al mondo. Pause, rewind, play e ancora, ancora, ancora. Non spegnere mai il tuo campionatore, continua a registrare e a mettere insieme nuovi suoni per riempire il caos che hai dentro, e se scenderà una lacrima quando lo ascolti, beh, non aver paura: è come la lacrima di un fan che ascolta la sua canzone preferita.
Le persone fanno così. Saltano, sperando che Dio li faccia volare. Perché altrimenti cadiamo giù come sassi, e mentre precipitiamo ci chiediamo: ma perché diavolo sono saltato giù? Ma eccomi qua, Sara, precipito, e c'è una sola persona che mi fa sentire in grado di volare: e sei tu.