- Stella: È un sogno qui. - Roberto: No, non è un sogno. È la realtà. Io non ci credo ai sogni. - Stella: E fai male. Mia madre diceva sempre che non bisogna mai smettere di sognare perché quando smetti di sognare inizi a morire. - Roberto: Non smettere di sognare.
Caro David, abbiamo perso i contatti da un po' e così ho avuto il tempo che mi serviva per riflettere su me stessa. Ti ricordi di quando mi hai detto che dovevamo vivere insieme ed essere infelici per poter essere felici? Considerala una testimonianza di quanto ti amo aver passato tanto tempo a sforzarmi di accettare la tua offerta; ma un amico l'altro giorno mi ha portata in un posto sorprendente, l'Augusteo [...] è uno dei posti più silenziosi e solitari di Roma. La città vi è cresciuta intorno durante i secoli... è come una ferita preziosa, come una tristezza a cui non vuoi rinunciare, perché è un dolore troppo piacevole. Tutti vogliamo che le cose restino uguali, David, accettiamo di vivere nell'infelicità perché abbiamo paura dei cambiamenti, delle cose che vanno in frantumi, ma io ho guardato questo posto, il caos che ha sopportato, il modo in cui è stato adoperato, bruciato, saccheggiato, tornando poi ad essere sé stesso, e mi sono sentita rassicurata. Forse la mia vita non è stata così caotica, è il mondo che lo è, e la sola vera trappola è restare attaccati a ogni cosa. Le rovine sono un dono. La distruzione è la via per la trasformazione. Anche in questa città eterna l'Augusteo mi ha dimostrato che dobbiamo essere sempre preparati ad ondate infinite di trasformazioni. Sia io che te meritiamo di più che stare insieme perché altrimenti abbiamo paura di essere annientati.
Heck: Non è il fatto che mi lasci che mi ucciderà... è che ami qualcun altro più di me! Rachel: No, tu non te ne vai, tu non puoi lasciarmi. Heck: Continua, facciamo finta che sia una mia scelta. Rachel: Che significa? Heck: Ma dai Rachel, tanto mi avresti lasciato lo stesso. Rachel: Questo non è vero. Heck: Invece si che lo è! Io voglio la tua felicità, volevo essere io la tua felicità più di qualunque altra cosa. Ma se non sono io la tua felicità, non voglio essere d'intralcio. Quella che senti ora è una forza che non puoi fermare, e vuol dire che io devo muovermi.