Dicono che la morte sia più dura per chi sopravvive. È difficile dire addio, a volte è impossibile. Non smetti mai di sentirne la mancanza, è questo che rende le cose difficili. Lasciamo briciole di noi dietro le nostre spalle, piccoli ricordi, una vita intera di memorie, foto, fronzoli. Cose per farci ricordare quando non ci saremo più.
Guardandoci indietro, è facile capire quando è stato commesso un errore. Pentirsi di un'idea che prima ci sembrava buona, ma se sappiamo usare la ragione ed impariamo ad ascoltare il cuore è più probabile scoprire che le scelte che abbiamo fatto erano quelle giuste, evitando il rimorso più profondo e doloroso di tutti. Il rimorso che ti viene quando ti lasci sfuggire qualcosa di fantastico.
"O Capitano, mio capitano! " Chi conosce questi versi? Non lo sapete? È una Poesia di Walt Whitman, che parla di Abramo Lincoln. Ecco, in questa classe potete chiamarmi professor Keating o se siete un po' più audaci, "O Capitano, mio Capitano".
Quando stai per vivere il giorno più bello della tua vita non sai che sarà il più bello. Non finché lo diventa. Non riconosci il giorno più bello della tua vita finché non lo vivi. Il giorno in cui ti impegni in qualcosa, o con qualcuno. Il giorno in cui ti si spezza il cuore. Il giorno in cui incontri la tua anima gemella, il giorno in cui ti rendi conto che il tempo non basta, perché vorresti vivere per sempre. Quelli sono i giorni più belli, i giorni perfetti.
Pensi che il vero amore sia l'unica cosa che possa spezzarti il cuore. La cosa che ti riempie la vita e la illumina, o la distrugge. Poi diventi madre.
Voglio che mi prometti una cosa. Se ami qualcuno, diglielo. Anche se hai paura che non sia la cosa giusta. Anche se hai paura che possa portare qualche problema. Anche se hai paura che rovini completamente la tua vita. Dillo. Dillo ad alta voce. E poi riparti da li.