Frattanto si era fatto tardi e tutti e due dovevamo andare per i fatti nostri. Ma era stato molto bello rivedere ancora Annie, dico bene? Mi resi conto di quanto era in gamba – stupenda – e, sì, era un piacere... solo averla conosciuta e allora io ripensai a cosa fosse l'amore. L'amore credo sia come una vecchia barzelletta, quella dove uno va da uno psichiatra e dice: "Dottore, mio fratello è pazzo, crede di essere una gallina"; e il dottore gli fa: "E perché non lo rinchiude? " E poi lui risponde: "E così a me le uova chi me le fa? " Beh, credo corrisponda ai rapporti uomo-donna, e cioè che sono assolutamente irrazionali, pazzi e assurdi! Ma credo che continuino, e che la maggior parte di noi, ha bisogno di uova.
Sai quando arrivi a quel punto della tua vita in cui ti rendi conto che la casa in cui sei cresciuto non è più casa tua... improvvisamente anche se hai un posto dove mettere le tue cose, l'idea di casa non esiste più... Come avere nostalgia di un posto che neanche esiste. Forse una famiglia è proprio questo, un gruppo di persone che hanno nostalgia di un posto immaginario.
Ci piace soffrire, perché... non so... senza sofferenza non ci sentiremmo reali. Sai perché ti fai del male? Perché è meraviglioso quando smetti di farlo.
Quando sei giovane le tue potenzialità sono infinite potresti fare qualsiasi cosa, potresti essere Einstein, potresti essere Di Maggio, poi arrivi ad una età dove potresti essere, va a sbattere con ciò che sei stato, non eri Einstein, non eri niente... è un brutto momento.
Io sono un ipercritico, è una specie di malattia, ho la tendenza a respingere prima di essere respinto in questo modo risparmio un sacco di tempo e di soldi.
Col. Pogue: "Tu scrivi Nato per uccidere sull'elmetto e porti un distintivo di pace. Che cosa credi di fare, umorismo malsano?" Joker: "Signor no." Col. Pogue: "E allora dimmi che cosa significa." Joker: "Non saprei signore." Col. Pogue: "Non sai un sacco di cose mi pare." Joker: "Signor no." Col. Pogue: "Cerca di stabilire un contatto tra la testa e il culo altrimenti sono cazzi enormi." Joker: "Signor si." Col. Pogue: "Rispondi alla mia domanda se no ti mando dritto dritto alla disciplinare." Joker: "Io volevo soltanto fare riferimento alla dualità dell'essere umano, Signore." Col. Pogue: "A cosa?" Joker: "L'ambiguità dell'uomo. Una teoria Junghiana."
Alex de Large: " Un usignolo era entrato nel milkbar. E tutti i più malenchi peli del mio intero plotto si drizzarono dall'emozione. E brividi su e giù come malenche lucertoline su e giu. Perché l'aria io la sapevo. Era un pezzo della gran nona del Ludovico Van."
Alex de Large: "Oh oh oh! Ma questo è il grasso puzzoso Billy Goat, Billy Boy in carne e ossa! Come ti porti? Tu, doppia palla di grasso puzzolente unto e bisunto! Ne gradiresti una nelle balle? Se di balle ne hai. Tu, gelatinoso eunuco."