Benché siamo ai confini del mare, questa nave è la nostra patria. Questa nave è l'Inghilterra.
Jack Aubrey
dal film "Master & Commander: Sfida ai Confini del Mare" di Peter Weir
Benché siamo ai confini del mare, questa nave è la nostra patria. Questa nave è l'Inghilterra.
Eccomi là. Circondato dalla mia famiglia e dai cosiddetti amici. Non mi ero mai sentito così solo. Mai in tutta la vita.
Una volta mi scrivesti, elencando le quattro principali virtù: saggezza, giustizia, fermezza e temperanza. Mentre leggevo il tuo scritto capivo di non possederle. Ma ho altre virtù, padre! Ambizione: questa può essere una virtù quando ci conduce ad eccellere; intraprendenza; coraggio: forse non sul campo di battaglia, ma ci sono tante forme di coraggio; devozione: alla mia famiglia, e a te. Ma nessuna delle mie virtù era sul tuo scritto. Anche allora era come se non mi volessi come figlio! Vado scrutando i volti degli dei cercando un modo per compiacerti, affinché tu sia fiero di me... una parola gentile. Oh, se almeno una volta mi avessi abbracciato e tenuto stretto al tuo petto, per me sarebbe stato come il sole del cuore per mille anni. Cosa odi in me a tal punto? Tutto ciò che volevo era essere degno di te, Cesare, Padre.
Mi chiamo Massimo Decimo Meridio, comandante dell'esercito del nord, generale delle legioni Felix, servo leale dell'unico vero imperatore Marco Aurelio, padre di un figlio assassinato, marito di una moglie uccisa,... e avrò la mia vendetta, in questa vita o nell'altra.
Ciò che facciamo in vita, riecheggia nell'eternità!
Massacrerei il mondo intero, se solo tu mi amassi!
Lucilla: Mio fratello odia il mondo intero, e più di tutti odia te.
Massimo: Perché tuo padre aveva scelto me?
Lucilla: Perché lui ti amava!
Le imprese che compiamo in vita, risuonano nell'eternità.
A Occidente il sole era come una goccia d'oro ardente che scivolava sempre più giù, sempre più vicino alla soglia del mondo.
Siamo la canticchiante e danzante merda del mondo.