È questo che succede con gli obiettivi. Quando ci concentriamo troppo sul risultato, ci perdiamo il divertimento del viaggio. Ci perdiamo la deviazione che ci porterà a qualcosa di ancor più gratificante. Ci piace stabilire degli obiettivi perché ci danno la sensazione di avere il controllo. Ma il controllo è solo un'illusione. Perché a volte a terra gira e dobbiamo cavarcela nel posto in cui siamo finiti, che sia sulla terra o no.
Da bambini, ci insegnano a non parlare agli sconosciuti, a non correre per la strada, a non giocare col fuoco. Ma quando cresciamo, restare sulla difensiva non ci fa vivere a pieno quello che la vita ha da offrire. Se non corri dei rischi non vivi mai sul serio. Qual è il divertimento? In amore, vuoi sentirti al sicuro. Almeno dovresti... ma come scrittore invece ci si aspetta che tu corra verso il pericolo invece di scegliere la direzione opposta. Devi scrivere di ciò che conosci... e anche se avevo ricevuto un buon voto, non ne sapevo abbastanza di sesso, di amore, né di questa città per provare a scrivere in merito per il resto della mia vita.
Ogni tempesta ha una sua fine. Una volta che tutti gli alberi sono stati sradicati, una volta che tutte le case sono state demolite, il vento si calmerà, le nuvole se ne andranno, la pioggia si fermerà, il cielo si schiarirà in un istante. E solo allora, in quei momenti di quiete dopo la tempesta, capiamo chi è stato abbastanza forte da sopravvivere.
Ti colpiscono sbucando dal nulla. Quando le cose brutte arrivano, arrivano all'improvviso, senza avvertire. È raro vedere che la catastrofe si avvicina. Non importa quanto ci prepariamo ad affrontarla. Facciamo del nostro meglio, ma a volte non è abbastanza. Allacciamo le cinture, indossiamo il casco, scegliamo strade illuminate... cerchiamo di difenderci. Cerchiamo di proteggerci con tutte le forze, ma non fa alcuna differenza. Perché quando e cose brutte arrivano sbucano dal nulla. Le cose brutte arrivano all'improvviso, senza avvertire. Ma dimentichiamo che, a volte, arrivano così anche le cose belle.
Voi guardate un pianeta. Io vi dico: fate un passo indietro e guardate l'universo. Non si bacia una persona solo protendendo le labbra. La si guarda e ci si ricorda perché la si desidera. Il sistema nervoso simpatico fa accelerare il battito, il lobo frontale riduce l'inibizione e si sente il bisogno di baciarla. Succede tutto in contemporanea. Siamo sia impulsivi che compulsivi. Il cervello funziona così.
Guardandoci indietro, è facile capire quando è stato commesso un errore. Pentirsi di un'idea che prima ci sembrava buona, ma se sappiamo usare la ragione ed impariamo ad ascoltare il cuore è più probabile scoprire che le scelte che abbiamo fatto erano quelle giuste, evitando il rimorso più profondo e doloroso di tutti. Il rimorso che ti viene quando ti lasci sfuggire qualcosa di fantastico.
Apri gli occhi. Cosa vedi? Più possibilità? Questi nuovi orizzonti ti danno speranza? È questo l'obiettivo. Anche se non funziona sempre allo stesso modo. A volte un cambiamento di prospettiva ti fa vedere chiaramente quello che hai perso.