A 18 anni ci sentivamo onnipotenti. L'unico sogno era imbucarsi nei locali, quelli giusti e che eravamo sicuri che ci sarebbe andato sempre tutto bene e che non aver mai avuto nulla per cui lottare davvero, non aver mai sofferto. È qualcosa che mi è mancato. Forse sarei stato più pronto, non lo so.
- Ashleigh: Tu credi sia possibile vedere un uomo e sapere per certo che è la tua anima gemella? - Casey: Sì. Però credo anche che abbiamo molte anime gemelle altrimenti il mondo avrebbe un umorismo davvero perverso, non credi?
- Rebecca: Spiegatemi perché dovrebbe importarmi di essere espulsa. - Ashleigh: Rebecca, è un buon compromesso. - Casey: Non lo so. Dimmelo tu. Perché sei entrata nella confraternita? - Rebecca: Per le feste. Cos'altro? - Casey: D'accordo. Anche io per questo ed è ciò che avrei risposto a chiunque perché ammettere la vera ragione e dire "Ciao sono Casey, una matricola senza amicì sarebbe stato troppo patetico. Per questo ci sono entrata e per mia fortuna strada facendo ho scoperto di essere capitata in una famiglia. Incasinata e problematica come ogni famiglia, ma pur sempre una famiglia. E questa famiglia comprende anche te, se lo vuoi ancora".
Sai, quando qualcuno dice una cosa divertente e io rido, mi giro sempre a vedere se fa ridere anche te. Anche quando non ci sei, io mi giro a cercarti.
Quel giorno mi sono svegliata e ho indossato il mio 28º vestito. Sono andata a un matrimonio dove nessuno mi ha chiesto di tenere il bouquet, di piegare un segnaposto, o di reggere il vestito mentre faceva pipì... Era tutto perfetto!... e non mi importava niente, perché, in quel momento, l'unica cosa di cui mi importava era la persona che mi aspettava all'altare e mi stava guardando come avevo sempre sperato...
Con questa mano, io dissemerò i tuoi affanni, il tuo calice non sarà mai vuoto perché io sarò il tuo vino. Con questa candela illuminerò il tuo cammino nelle tenebre. Con quest'anello ti chiedo di essere mia.