Scritta da: Eclissi
in Frasi di Film » Western
Il destino spesso lo si incontra proprio sulla strada presa per evitarlo.
Nessuno (Terence Hill)
dal film "Il mio nome è nessuno" di Tonino Valerii
Il destino spesso lo si incontra proprio sulla strada presa per evitarlo.
Ciò che dai è tuo per sempre, ciò che tieni solo per te è perduto per sempre.
La gente vede la follia nella mia colorata vivacità e non riesce a vedere la pazzia nella loro noiosa normalità!
Questo è il primo giorno del resto della mia vita.
Una libertà che elimina la vita non è una libertà, ma una vita che elimina la libertà non è vita.
Il loro primo bacio durò tutta la notte.
- Davo la colpa a tutti davo la colpa ai bianchi, colpa alla società, colpa a Dio. Non avevo risposte perché mi facevo le domande sbagliate. Tu devi farti la domanda giusta.
- E qual è?
- Tutto quello che hai fatto, ti ha reso la vita migliore?
- Will: E questo cos'è? Momento di "Come eravamo" versione maschile?... Qui è una meraviglia. Lei citava i cigni. È una specie di fissazione, una cosa alla quale dedicare una parte della seduta?
- Sean: Pensavo a quello che mi hai detto l'altro giorno, riguardo al mio dipinto.
- Will: Ah.
- Sean: Sono stato sveglio tutta la notte a pensarci. Poi ho capito una cosa, e sono caduto in un sonno profondo, tranquillo. E da allora non ho più pensato a te. Sai cos'ho capito?
- Will: No.
- Sean: Sei solo un ragazzo. Tu non hai la minima idea delle cose di cui parli.
- Will: Grazie tante!
- Sean: Non c'è di che. Non sei mai stato fuori Boston.
- Will: Nossignore.
- Sean: Se ti chiedessi sull'arte probabilmente mi citeresti tutti i libri di arte mai scritti. Michelangelo. Sai tante cose su di lui: le sue opere, le aspirazioni politiche, lui e il papa, le sue tendenze sessuali, tutto quanto... vero? Ma scommetto che non sai dirmi che odore c'è nella cappella Sistina. Non sei mai stato lì con la testa rivolta verso quel bellissimo soffitto. Mai visto. Se ti chiedessi sulle donne probabilmente mi faresti un compendio delle tue preferenze. Potrai perfino aver scopato qualche volta. Ma non sai dirmi che cosa si prova a risvegliarsi accanto a una donna e sentirsi veramente felice. Sei uno tosto, e se ti chiedessi sulla guerra probabilmente mi getteresti Shakespeare in faccia: "ancora una volta sulla breccia, cari amici?" Ma non ne hai mai sfiorata una. Non hai mai tenuto in grembo la testa del tuo migliore amico vedendolo esalare l'ultimo respiro mentre con lo sguardo chiede aiuto. Se ti chiedessi sull'amore probabilmente mi diresti un sonetto. Ma guardando una donna non sei mai stato del tutto vulnerabile. Non ne conosci una che ti risollevi con gli occhi, sentendo che Dio ha mandato un angelo sulla Terra solo per te, per salvarti dagli abissi dell'inferno. Non sai cosa si prova ad essere il suo angelo, avere tanto amore per lei, vicino a lei per sempre, in ogni circostanza, incluso il cancro. Non sai cosa si prova a dormire su una sedia d'ospedale per due mesi tenendole la mano, perché i dottori vedano nei tuoi occhi che il termine "Orario delle visite" non si applica a te. Non sai cos'è la vera perdita, perché questa si verifica solo quando ami una cosa più di quanto ami te stesso. Dubito che tu abbia mai osato amare qualcuno a tal punto. Io ti guardo e non vedo un uomo intelligente, sicuro di sé. Vedo un bulletto che si caga sotto per la paura; ma sei un genio Will, chi lo nega questo? Nessuno può comprendere ciò che hai nel profondo, ma tu hai la pretesa di sapere tutto di me perché hai visto un mio dipinto e hai fatto a pezzi la mia vita del cazzo. Sei orfano giusto? Credi che io riesca ad inquadrare quanto sia stata difficile la tua vita, cosa provi, chi sei... perché ho letto Oliver Twist? Basta questo ad incasellarti? Personalmente me ne strafrego di tutto questo, perché sai una cosa? Non c'è niente che possa imparare da te che non legga in qualche libro del cazzo. A meno che tu non voglia parlare di te, di chi sei... allora la cosa mi affascina, ci sto. Ma tu non vuoi farlo, vero campione? Sei terrorizzato da quello che diresti. A te la mossa, capo.
Phil: C'è una cosa che voglio dirti. E voglio che ascolti con molta attenzione perché è molto importante. L'uomo che abbiamo appena cacciato da qui...
Bob: Non direi che abbiamo cacciato qualcuno.
Phil: L'uomo che è uscito da questa camera un momento fa è un mio carissimo amico. Perché lo conosco ormai da tanto tempo? Beh, ci sono un bel po' di persone che conosco da un bel pezzo e ad alcune non farei neanche pulire il culo del mio cane. Altre mi sono del tutto indifferenti. Non contano per me. Ma Larry per me conta molto, e la ragione è che posso fidarmi, io so che posso fidarmi. È onesto.
Bob: È onesto o è solo brutale?
Phil: È onesto, Bob, e anche brutale, certo, il che a volte fa parte dell'essere onesto. Perché tante persone sono brutali ma non sono oneste. Larry non è uno di quelli, Larry è una persona onesta. Anche tu sei una persona onesta, ne sono convinto, perché radicato profondamente dentro di te c'è qualcosa che combatte per l'onestà. La domanda che è bene che tu ti faccia è se questo qualcosa è presente in tutti gli aspetti della tua vita.
Bob: Che vorrebbe dire?
Phil: Vuol dire che il tuo propagandare Gesù, non è diverso da quando Larry o chiunque altro propaganda i lubrificanti. Non ha importanza se cerchi di vendere Gesù, o Buddah, o i diritti civili, o come arricchirsi nel settore immobiliare senza rischiare un soldo. Questo non fa di te un essere umano, semmai fa di te un agente vendite. Se vuoi parlare con qualcuno sinceramente, da essere umano, chiedigli dei suoi figli, scopri quali sono i suoi sogni, solo per saperlo, per nessun altra ragione. Perché appena cerchi di prendere le redini di una conversazione per pilotarla, non è più una conversazione, è un pistolotto. E tu non sei un essere umano, sei un venditore, un piazzista.
Bob: Perdonami se rispettosamente dissento.
Phil: Stavamo parlando prima del carattere, mi hai fatto delle domande sul carattere, e allora si è parlato delle facce, ma la questione è molto più profonda di così. La questione è: tu ne hai di carattere o no? E se vuoi la mia sincera opinione Bob, non ne hai. Per la semplice ragione che ancora non provi rammarico per qualcosa.
Bob: Vuoi dire che non avrò carattere finché non avrò fatto qualcosa che mi rincresce?
Phill: No Bob. Perché di sicuro hai fatto tante cose di cui rincrescerti, solo che non sai quali sono. È quando alla fine le scopri, quando vedi l'assurdità di qualcosa che hai fatto, e desidereresti tornare indietro, cancellarlo, ma sai di non potere. Perché è troppo tardi. Quindi quella cosa non puoi che prenderla e portarla con te. Perché ti ricordi che la vita va avanti. Il mondo girerà anche senza di te. Alla fine tu non conti. È allora che acquisterai il carattere. Perché l'onestà emergerà da dentro di te. E come un tatuaggio ti resterà impressa nella faccia. Fino a quel giorno, in ogni caso, non ti puoi aspettare di arrivare oltre un certo punto.
Bob: Posso andare adesso?
Phil: Vai, vai.
Bob: Grazie.
Devi sapere che la faccia di una persona è come un paesaggio. Una faccia può essere un giardino oppure un bosco oppure una terra desolata, dove non cresce niente. Io disegno solo i paesaggi che mi piacciono.