Anno nuovo
Tic... tac... tic... tac...
Udite il ticchettio del tempo,
che passa eguale,
e a passo a passo avanza nell’infinito,
che i preti chiamano Paradiso,
è l'eterno firmamento luminoso,
o L'inferno,
è il fuoco diabolico nelle tenebre.
Vorrei rallentarlo, e tardare l'incerto futuro,
e ancor non oltrepassare il margine rosso
dell’ultimo crepuscolo, e sparire nella notte
senza luminose stelle.
Un altro anno sta andando nel passato,
mentre il presente si briga nel futuro,
il nuovo anno misterioso è imprevedibile,
e tutto può accadere, e nulla può succedere,
finire a metà, o trascorrere intensamente
con desideri e sogni avverati.
Vivo il presente sonnambula,
non sono né nel passato, né nel futuro,
ma nell'illusione del presente
che svanisce nel passare tempo.
La vita è un viaggio assai breve,
tra la nascita e la morte
e nel mezzo al cammino
c'è la esasperata ricerca della felicità, e serenità,
che si perde nel passato
e il futuro diventa presente,
che duole del passato,
e teme del domani.
E ancora...ancora
tic...tac ...tic... tac...
fanno rumore i passi delle ore,
lasciamo camminare,
il destino lo sa,
quando fermare.
Composta lunedì 29 dicembre 2014
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