Eri come una piuma d'angelo fra le mie mani, come una luce calda che ti sfiora dolcemente e teneramente. Mi hai lasciato senza respiro ma più ancora consapevole che bisogna saper guardare alla realtà e rendersi conto che bisogna credere solo a ciò che brucia forte forte nell'anima, lasciando andare ogni onda che non sa dare il sale.
Verdi prati e mari salati di lacrime rosa, parlare e poi tacere e poi vederti in un istante. Non riuscire a raccogliere il calore di uno sguardo oltre il grigio scuro di quel dipinto, sulla cui barca il viso distorto di una donna non racchiude la sua vera bellezza. Il dolore è forte per non aver dato luce alle stelle dei miei passi. Seduta aspetterò che un'ombra bianca mi venga a svegliare e mi sussurri che la vita non aspetta e che le mie fredde mani potranno riscaldare il profumo della neve e che l'abbraccio di un bambino mi riporterà a vedere le luci colorate di una canzone che darà senso al mio respiro attimo per attimo.