Scritta da: Enrico Giuffrida
Dal mio io è sbocciato, ciò che in cuor mio tu hai seminato.
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Dal mio io è sbocciato, ciò che in cuor mio tu hai seminato.
Buona domenica a tutti voi, amici (anche a chi non è tra i miei contatti nel mondo virtuale). Il mio pensiero va in modo particolare a coloro che forse godono di poche domeniche, inteso come tempo di riposo (in realtà il riposo non necessariamente deve coincidere con la domenica) e tra coloro che lavorano anche di domenica sono appunto le madri di famiglia; anzi per chi tra di esse svolge una mansione lavorativa, la domenica è per loro sostanzialmente quel tempo in cui è necessario svolgere tutte quelle attività, per ripristinare un equilibrio nelle faccende domestiche e quindi volto all'intero nucleo familiare. Il mio augurio per una serena domenica va anche a chi lavora anche oggi (per lavoro si intende anche quell'attività fisica o intellettuale non retribuita).
Il sabato è quel dì, in cui si spalancano le porte della prigione della routine, degli onerosi impegni quotidiani, della vita vissuta con frenesia. Il sabato è quel giorno in cui il desiderio di libertà, d'improvviso viene appagato, con le sue varie sfumature, non sempre positive. Il sabato è quel lasso di tempo, in cui, ciò che è importante, ma che ha subito una fase di squilibrio durante i giorni antecedenti, viene ripristinato, riportato al suo originario e corretto equilibrio. Il sabato è quel tempo in cui il corpo e la psiche si armonizzano, mediante il riposo, il dolce ristoro.
Il 2024, come un treno, sta per giungere alla stazione del tempo. Lì, sul binario del futuro ci attende il nuovo anno. Prendiamo i bagagli dell'amicizia, dell'amore, della salute e del vero gaudio e affidiamo i nostri sogni, desideri e aspirazioni al conducente del treno del futuro. Buon anno!
Buon Natale a coloro i quali, nei propri occhi lucidi, si nasconde il vero Amore che Cristo, facendosi uomo, seminò nel cuore di ogni di ogni creatura, con la speranza che quell'inestimabile chicco, germogli e sia strumento di rinnovo nell'umanità intera.
Accogliamo con il cuore pien di giubilo, il Natale, la festa d'amore per eccellenza, in cui Dio, si fece uomo e venne ad abitare nel cuore di ognuno di noi. Che questa memorabile ricorrenza, possa apportare la vera e sincera letizia in ognuno di noi. Buon Natale a tutti voi e a chi vi cinge con grande stima, affetto sincero e amore.
Che la luce del Vero Natale risplenda e sia per noi guida essenziale nelle nostre attività di soccorso e che l'amore, principio cardine del Natale (motivo per cui Dio si fece uomo), possa ardere come fiamma viva nei nostri cuori, permettendoci di continuare a percorrere quella via maestra fondata sull'Amore verso il Prossimo e per cui la nostra stessa attività trova sorgente (ha motivo di esistere). Buon Natale a tutti voi e ai vostri affetti più cari.
Sino adesso, pur vedendolo lì, in quella bara bianca, così come era la sua anima veramente pura, non me ne rendo conto. Non riesco a considerare mio cugino nel mondo dei morti. Rammento sempre il suo sorriso, le sue battute, i suoi capelli gellati e a volte un po' strani, i suoi scherzi, la sua grande abilità con l'elettronica. Non riesco a concepire il fatto che in breve momento di riposo, quel tempo per fumare una sigaretta, possa trasformarsi in una tragedia assurda. Non so se cosa c'è dopo la morte, ma sono convinto che lui è qui in mezzo a noi e purtroppo in un momento così così tragico ha compiuto un miracolo, quello che avrei voluto che accadesse per lieti eventi e non ieri, oggi. Caro Cugino io non ti dico addio, ti dico solo di entrare nei nostri cuori, di venire ad abitare in ognuno di noi. Siamo pronti ad accoglierti e guidaci sempre verso la gioia, l'amore e la pace, anche in momenti terribili come è questo.
Una lieve brezza, la più temuta, quella che l'uomo ha sempre odiato e che, in un istante, come un semplice battito di ciglia, come quelle dei tuoi innocenti occhi, quella fiamma così lucente (forte di un giovane ricco di speranze, sogni, ricca di amore, umiltà, affetto, rispetto ), simbolo della tua esistenza, si è spenta per accendersi come lucerne nei cuori di chi ti conosceva, ti voleva bene, ti amava ed eri l'essenza della sua vita. Sta a chi come me, ha avuto in dono quella lucerna, renderla viva, alimentandola con il ricordo costante e vivo di te, farlo sentire sempre presente a chi ti generò e a chi ricevette in dono il tuo amore e nel medesimo tempo, non far avvertire la tua assenza fisica. Addio Antonio.