Nonostante il tempo abbia acquietato le acque, sul fondale del mare giace un vascello nato per sognare, un vascello destinato ad un orizzonte, un vascello che nel tentativo di approdare sulla luna ha solcato fin troppe volte le onde controcorrente, un vascello che nell'affondare ha ingoiato uno straziante boato fino a soffocare. La stagione d'agosto giunse deturpando il volto della spiaggia ed infliggendovi scheggiosi paletti. Nel silenzio compatto di un cimitero sepolto, contorti pulpiti sfuggono al controllo tramite frenetici fremiti di vendetta mista ad ira ed angoscia, come tentacoli percorsi dalle scosse elettriche di un polpo dalla mente frustrata. Ogni pensiero è soffio d'ossigeno su rancorose braci latentemente ardenti. Mostri che ho ridestato io dall'oltretomba, chiamandoli per nome uno ad uno. Fino a farli resuscitare, facendoli tornar vivi. Notti insonni e dispiacere di un cuore che si commuoveva al solo sentir crescere smisurato di quel sentimento genuino che per te serbava.
Buona estate.
Composta mercoledì 3 agosto 2011