Tantissimi auguri per San Valentino.
Ma vaffanculo... Io mi chiamo Pino!
Composta giovedì 23 gennaio 2014
Tantissimi auguri per San Valentino.
Ma vaffanculo... Io mi chiamo Pino!
L'anno Toffali all'Eclissi
Scheggia il Natale Bonomi delle feste
evento Prencipe della famiglia
occasione Baron per sorseggiare Martini
fra amici alla Freda riva del Marimare
Nulla di Malfatti accade a Natale
debella lo Stremiz dell'Odiosa
Ametista anche chi Rea
d'anima Black o sentimenti Durso
Natale Patruno di fratellanza
Yera! Natale è speranza
Fra Cappelli e Berretta Natale che stanca
Russo, sogno di mangiar Panizza
ma è Natale voglio qualcosa di buono
Un Ferrè spiaccicato sul rocher.
Quel che segue è un gioco eppur già mi vergogno.
Per coltivare un futuro di speranze
non c'è altro sentiero che il Natale.
Natale è un bellissimo viaggio
senza cinture, nessun bavaglio.
Potranno soffocare tutti i neon
mai il sorriso del Bambino.
Lui ha tutto nel sorriso
moltitudini sempre più niente nello sfarzo.
Non brindare al Natale, potrei farlo
mai vivere senza aspettarlo.
Mi vergogno... perché?
È Natale, mi piace Ferrè.
Truccato da pagliaccio soffiato in vetro
gioco a scacchi con la vita e col Natale.
Vorrei ancora un pallone
calzoncini corti e qualche escoriazione
nessuno che sappia dirmi no
un Natale da bambino.
Ma io sono comune polvere immortale.
Quest'anno, Gesù
non fare il Bambino,
scendi e combatti per il tuo onore
lotta contro gli stolti
che devastano la tua vigna.
Cacciali fuori dal tempio
se cominci con lo Ior
sarò al tuo fianco.
Poi insieme Gesù Bebè
moltiplichiamo i "mi piace" a Ferrè.
14 Luglio 1789. Il mondo non sarà più come prima.
11 Settembre 2001. Il mondo non sarà più come prima.
2 settembre 2012, domenica mattina ore 11.20. Il mondo non sarà più come prima. Ed io continuerò ad amarti, e come schifosamente accade in questo fuggevole rutto ch'è la comparsata chiamata 'vità, ti amerò ogni giorno sempre più. A presto Rosa.
Innamorarsi.
Tutta la vita.
... è la falange di un cuore armato di pazienza.
La verità fra i polpastrelli è l'avere l'amore.
Amare è un fine d'infiniti mezzi.
Anche l'utero in affitto pulsa per ordine dell'amore.
Mio Dio, quanto improbabile è l'amore senza profitto.
Amare è l'essere complici di verità.
Io non la conosco, forse non ho capito cosa sia la verità.
Ma ti amo... e non mi serve.
Volteggiò, da sguardi nutrita
la medaglia del Tuo amore.
Mostrò la terza faccia
la malinconia dell'amore in me sepolto.
Odiai ogni mancanza della Tua presenza
inestimabile moneta alla mia esistenza.
Orge di odori, due cuori sul muro
fra gli occhi sospiri, l'utero dipinge il venturo.
Eccomi a parlar d'amore,
come l'Eletto, di quello mortale.
Per amore le mie mani non sanguinano,
nel loro piccolo elargiscono.
Per amore la mia Madonna non esterna in pianto,
carezza bimbi e figli sorridendo.
Fu severo mio padre con le parole dell'amore,
per nessun motivo ordinò pandemie.
Per amore non possiamo resuscitare morti o guarire malati,
ossigeniamo il cuore con risa e coni gelati.
Lo Spirito di questa famiglia non è Santo,
lo sorseggiamo in allegria col prossimo in salotto.
Quando indescrivibile è l'emozione,
quando tutto di te lascia senza parole,
si legge negli occhi la purezza dell'amore.
Vortice assoluto
dall'abisso, perduto,
alla schiuma, ritrovato.
Tutto è linfa, niente intristisce,
non ti preoccupare, tutto finisce.