Scritta da: Klara Erzsebet Bujtor
Meravigliosi
mille soli fragranti
fior di mimosa.
Sorridono le donne,
ramicelli d'amore.
Composta giovedì 26 febbraio 2015
Meravigliosi
mille soli fragranti
fior di mimosa.
Sorridono le donne,
ramicelli d'amore.
Anno nuovo
Tic... tac... tic... tac...
Udite il ticchettio del tempo,
che passa eguale,
e a passo a passo avanza nell’infinito,
che i preti chiamano Paradiso,
è l'eterno firmamento luminoso,
o L'inferno,
è il fuoco diabolico nelle tenebre.
Vorrei rallentarlo, e tardare l'incerto futuro,
e ancor non oltrepassare il margine rosso
dell’ultimo crepuscolo, e sparire nella notte
senza luminose stelle.
Un altro anno sta andando nel passato,
mentre il presente si briga nel futuro,
il nuovo anno misterioso è imprevedibile,
e tutto può accadere, e nulla può succedere,
finire a metà, o trascorrere intensamente
con desideri e sogni avverati.
Vivo il presente sonnambula,
non sono né nel passato, né nel futuro,
ma nell'illusione del presente
che svanisce nel passare tempo.
La vita è un viaggio assai breve,
tra la nascita e la morte
e nel mezzo al cammino
c'è la esasperata ricerca della felicità, e serenità,
che si perde nel passato
e il futuro diventa presente,
che duole del passato,
e teme del domani.
E ancora...ancora
tic...tac ...tic... tac...
fanno rumore i passi delle ore,
lasciamo camminare,
il destino lo sa,
quando fermare.
Perché mi dite di non mangiare la carne quando suonano le campane,
quando Cristo è risorto?
Quando la tigre mangia la gazzella
Il lupo l'agnello,
la volpe la gallina,
il gatto il topo
i vermi i nostri corpi senza vita, e
anche l'anima vuol essere catturata
con l'allocuzione di preti e politici,
e ci resta di cacciare ed essere cacciati,
perché il mondo è stato creato
da uno squilibrato.
Anche i poeti che scrivono sublimi
odi alla vita ed all'amore,
e i cristiani che dicono preghiere
prima di infilzare la forchetta nella carne,
d'una vita preziosa, sprecata
per il vizio del palato.
Otto marzo, sono seduta nella penombra dell'imbrunire, nella comoda poltrona di nonno, abbracciata di ricordi, guardando fuori dalla finestra ammirando la magnifica mimosa, che stava fiorendo, mille minuscoli soli, nel blu oscurato, sfavillanti, come erano gli occhi di quelle donne sfortunate, quando le fiamme le hanno inghiottite. Oggi festeggiamo l'essere donne libere, che abbiamo il coraggio di lottare e cambiare il mondo. Auguri donne, amor di Dio!
Buona Pasqua!
Il sol levante tinge il cielo rosso e spunta il giorno dalle lunghe notti d'inverno,
l'aria briosa colma della fragranza di fiori novelli e
entra nelle nostre case la solare primavera.
I balconi, giardini, campi splendono di petali di mille colori,
ammirati dai nostri occhi perdendosi nella loro bellezza.
Lustrano le case, i preti benedicono,
dolci sfornati, bambini gioiosi,
annunciano l'arrivo della Pasqua,
l'amore per Cristo,
un profondo respiro di vita pura,
la festa della natura fiorente,
il volo delle colombe bianche
mentre suonano le campane.
Non solo oggi -
che ieri e domani siamo
donne da amare.
Giorno di festa
l'olivo benedetto
sole e colombe
Festa nei nostri cuori
e preghiere per la pace.
Fuochi d'artificio,
l'anno vecchio che se ne va
mai più ritorna.
Festeggia la speranza
e sorride il futuro.
Ogni nuovo anno è un sorso d'acqua dalla fontana della vita,
color di cielo e saporita d'amore
che dà la forza e voglia di vivere,
in buona salute,
e che Tu possa di gioirla ancor...
e ancor... ancora!
Quando a qualcuno medesima volte faccio i miei auguri di compleanno,
mi cresce il timore, quante volte ancora può spegnere una candela e esprimere un desiderio?
Ove sulla tua torta ancor c'è molto posto e puoi spegnere tante candeline,
e io ti auguro, che ogni volta esprimi un desiderio,
quel desiderio si avvera!
Buon Compleanno figlio mio!