Scritta da: Lucia Griffo
Vicino a te sento il brivido che riconosco.
Composta lunedì 13 maggio 2019
Vicino a te sento il brivido che riconosco.
Sei e sarai sempre presente: nella ruota del tempo.
Chiudi gli occhi ma apri il cuore.
Sottile sinfonia. L'aria mormora e porta allo stesso confine.
Nella lettera che non ti ho mai scritto, il mio grazie parte dal cuore perché ho potuto contare su di te, in quanto semplicemente "volevi esserci".
Il Natale è come un petalo di un fiore che espande sensazioni attraversando emozioni, donando profumi.
Riconoscerti ed illudermi che quel sorriso che ho incontrato oggi possa essere ancora il tuo.
È disarmante il tuo sorriso: mi fa sentire in mezzo ad una favola.
Vorrei riuscire a scolpire il tuo viso per non perderlo nel ricordo che resta.
Sei quel segno che non passa, impresso nel respiro.