Ho lasciato alla pioggia le mie lacrime, il dolore dissiparsi alle mie spalle, ad ogni passo il battito ritmato del mio cuore ha sussurrato il tuo nome. Ho stretto il petto in un abbraccio per trattenere il ricordo seppur amaro e già lontano che ho di te affinché il sole che timidamente tornava, non lo portasse via.
Cosa sarebbe il silenzio se i tuoi occhi fossero qui davanti a me, potrei capire cosa soffochi guardandoli, mentre le tue labbra trattengono un mucchio di bugie. Rimarrei in ascolto del tuo mutismo perché mi basterebbe. Mi farei strada armata di pazienza e di una lanterna tra i tuoi silenzi che celano una guerra interiore solo tua e mi siederei su una panchina che immaginerai per me affinché possa riposare, perché sono tanto stanca. Allora chiuderei gli occhi e prenderei un bel respiro. Sapendoti vicino il tuo silenzio sarebbe musica per le mie orecchie e resterei ad ascoltare prestando attenzione a non fare il benché minimo rumore.