Ciò che sentivo era immenso nonostante fossi piccolo. Non ci sfiorammo mai, non eravamo che dei bambini. Mai uno disse all'altro ciò che provava. Eppure lo sapevamo. Una volta ci misero nello stesso banco uno di fronte a ll'altro, per guidare in un gioco un gruppetto di bambini di qualche anno più piccoli. Quel che provai non si può narrare. Tutto il mio essere era felice. Il cuore mi batteva forte in un turbinio di emozioni impossibili da decifrare. Il tempo della scuola finì e con lei quello della puerizia. Non ti vidi più. Provai il sesso. Appagante. Fui il solo protagonista in ogni relazione. Oggi vivo tutto ciò che desideravo. Quella sensazione, quello stato, non fu ripetibile. Ti rincontrai dopo molti anni. Provai molto piacere. Eppure quel sentimento tuttora vivo in me non collimava con la tua persona, nonostante tu ne rimanga l'emblema. Un sentimento inespresso non vissuto rimane in eterno. Poiché non è soggetto a paragoni, e al divario tra realtà e fantasia. Questo è il suo segreto.
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