Ricordo quei momenti, elargivi il tuo ultimo saluto scegliendo me fra tutti i tuoi cari. Alla mia mano ti aggrappasti, cercando il mio aiuto per fare il salto. Tu eri nella bocca del leone, nel buco nero, io nella luce. Eppure non fosti tu a tremare. Nello sconforto e nella disperazione, raccogliendo tutto il coraggio per sostenere il tuo sguardo compresi! Mi guardavi con fare sornione, sembrava ti facessi beffe di me. Ciò che hai voluto dire senza proferire parola lo afferrai. Nulla inizia nulla finisce. Grazie a te oggi so che la paura è soltanto per coloro che credono di potersi aggrappare a qualcosa o a qualcuno. Questo fu il tuo dono.
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