Scritta da: Pablitos Los Sconditos
Non mi chiedo "perché", ma per quanto ancora sarò tuo?.
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Non mi chiedo "perché", ma per quanto ancora sarò tuo?.
Se il cuore va da una parte e il cervello va da un'altra parte, in mezzo vi rimane un'anima abbandonata a se stessa, alla sua solitudine di non aver più un sentimento né una coscienza. Un involucro vuoto e trasparente.
Sono immerso fino al collo nella sua presenza. L'unica cosa che respiro è la sua assenza.
Quando la porta della felicità si chiude un'altra si apre, ma maledizione, in quella chiusa c'è quello spioncino lì, dal quale ti vedo.
Ci sen-ti-amo dopo.
Se il sole avesse cessato di essere sole non vi sarebbero state più albe a svegliare l'universo, non mi sarebbe importato. Mi svegliavo sicuro di ammirare un'alba eterna, quella nei tuoi occhi quando si aprivano per la prima volta. Li ammiravo come si fa con un'alba: se ne rimane vittima. Eri la luce che ogni mattina aspettavo di vedere per sapere che sarebbe stata una giornata di sole anche con la pioggia dentro di me, nei tuoi occhi vi era quel sole che illuminava la mia vita ogni volta che mi guardavi. Ammiravo la mia alba preferita: te ne sei andata lasciandomi privo di un sole senza più nessuna alba da aspettare.
Mi dispiace, per averti rovinato la felicità.
Siamo, come due domande. Su un unico punto.
Trovi quel che ti manca, solamente quando ti manca.
Con te, ogni mio giorno è San Valentino... Perché con te, ogni mio giorno è una festa.